Il consigliere comunale e candidato alle elezioni regionali riconosce le professionalità di chi lavora in ospedale: «La sanità veronese e veneta ha molte aree di eccellenza, ma questa del citrobacter non è una vicenda di eccellenza e non può essere messa tra parentesi»
Stefano Gottardi, segretario Uil Fpl di Verona: «Messe in dubbio integrità morale, competenze e reputazione professionale, ma i tamponi eseguiti sulle mani del personale sono risultati tutti negativi al batterio»
In via precauzionale, il sindaco Davide Quarella ha deciso di chiudere i rubinetti dei parchi pubblici, dopo aver ricevuto la notizia che un giovane di passaggio nel comune, che si era dissetato in una delle aree, è risultato affetto dal batterio
Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato degli infermieri Nursing Up, stigmatizza «il clima di violenza inaudita che ha invaso il web contro gli operatori sanitari dell'ospedale veronese»
Il commissario Francesco Cobello ha comunicato la definizione «di una nuova task force idonea alla gestione e al rilancio dell'attività aziendale, composta da professionisti già impegnati durante l'emergenza Covid-19»
È fuori dal coro la voce dell'ex sindaco, in disaccordo con la decisione presa dall'Aoui. Gli replica la madre di una neonata morta a causa del batterio killer: «Dichiarazioni vergognose»
Gli avversari politici del presidente regionale Luca Zaia continuano ad attribuirgli responsabilità sul caso del batterio killer. E costantemente nel mirino c'è il diretto generale dell'Aoui Francesco Cobello
«Del Central Park se ne parla ormai da tre anni, ma finora nulla è stato fatto, così per altre opere come il recupero dell’Arsenale», ha dichiarato Orietta Salemi di Italia Viva
Il dott. Francesco Cobello, direttore generale dell'AOUI, ha stilato un documento con le integrazioni alla relazione della Commissione ispettiva regionale sul "caso citrobacter"
Il sopralluogo è stato confermato dall'Aoui, la quale ha anche comunicato che entro oggi fornirà alla Regione Veneto le controdeduzioni alla relazione prodotta dalla commissione ispettiva sulla vicenda del batterio killer
La commissione ispettiva della Regione Veneto ha concluso il suo lavoro ed ha prodotto una relazione sulla vicenda del batterio killer all'ospedale della donna e del bambino. Ora l'azienda ospedaliera può replicare
Si chiama Annamaria la prima bimba nata dopo la sanificazione dal batterio killer insediatosi nell'ospedale della donna e del bambino di Verona. Un episodio su cui le polemiche sono sempre accese
La Regione Veneto ha scritto all'azienda ospedaliera in cui per circa due anni si è annidato il batterio killer. E sul coronavirus, rese note le linee guida per la riapertura delle scuole
Lo sfogo di Francesca Frezza, madre della prima vittima del batterio killer a Verona. Mentre emergono sempre nuovi dettagli sulla relazione ispettiva realizzata dalla commissione regionale
Il presidente regionale conferma di aver ricevuto il resoconto del lavoro svolto dai professionisti incaricati di far luce sulla vicenda del batterio killer all'ospedale della donna e del bambino di Verona
Un'anticipazione svela parte dei contenuti della relazione realizzata dalla commissione ispettiva nominata dalla Regione Veneto per far chiarezza su una vicenda che ha coinvolto quasi 100 neonati
Dopo quasi tre mesi di chiusura a causa del pericoloso batterio, il punto nascita più importante di Verona riapre, ma alle candidate del PD Bigon e La Paglia la bonifica non basta
Lo ha annunciato l'Aoui, precisando che fino all'1 novembre nasceranno solo bimbi dopo la 34esima settimana di gravidanza. Questo perché le terapie intensive neonatale e pediatrica hanno ancora posto letto ridotti
Il caso del batterio killer nell'ospedale di Verona è anche terreno di scontro politico. La candidata alle regionali del PD La Paglia segnala uno «svuotamento di pediatria», ma l'ospedale replica: «Solo una temporanea riduzione dell'attività di ricovero elettiva»
Ha vissuto solo 165 giorni, la maggior parte dei quali in un ospedale. I genitori l'hanno potuta assistere negli ultimi momenti ed ora al loro dolore serve rispondere con verità e giustizia
Nell'ospedale più importante del Veronese non si nasce a causa del «caso citrobacter». I candidati consiglieri del PD Giandomenico Allegri e Chiara Chiappa chiedono l'apertura in ambiente protetto di una terapia intensiva neonatale
Il piccolo è nato a Borgo Trento il 30 aprile scorso e dopo circa due settimane è stato chiesto il trasferimento, ma il batterio lo aveva già infettato. Reati ipotizzati: lesioni colpose ed epidemia colposa
È Giandomenico Allegri, candidato come consigliere regionale con il Partito Democratico, a richiamare l'attenzione sulla questione: «Dove si recheranno le famiglie veronesi con gravidanze patologiche o con parti prematuri?»
Potrebbe essere la quarta vittima del batterio che si è annidato nell'ospedale di Verona e che dal 2018 ha provocato anche lesioni irreversibili ad altri neonati