«Montorio è in stato di fortissimo stress per l’elevato numero di detenuti, ben 552 a fronte di solo 335 posti disponibili, con un preoccupante sovraffollamento del 165%», spiega l'esponente dem, che ha annunciato una mozione sul tema
Ne ha dato comunicazione il Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: «Rinvenuti circa 9 grammi di cocaina, circa 100 grammi di hashish, dell’eroina e due telefoni smartphone»
L'ennesimo dramma si è consumato nella casa circondariale veronese il 23 gennaio. Sindacati ed associazioni incalzano ora il Ministro Nordio per le sue parole sul tema rilasciate nelle scorse settimane
A segnalare l'episodio è il sindacato USPP Triveneto: «Il personale di polizia penitenziaria di Verona è sempre più stanco delle continue aggressioni subite e il susseguirsi di eventi critici»
L'associazione ha diffuso una nota nella quale segnalava due episodi che si sarebbero verificati nei giorni scorsi nella terza sezione della casa circondariale di Verona
La denuncia arriva dall'associazione Sbarre di Zucchero, che punta il dito sulle differenti condizioni di detenzione cui sarebbero sottoposti i detenuti della casa circondariale di Verona
La denuncia arriva da Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPP): «Non si contano più i rinvenimenti e i sequestri di questi piccoli apparecchi»
Si tratta di un trentenne di origine marocchina che aveva già mostrato segni di disagio psichico. La notizia è stata divulgata dall'associazione Sbarre di Zucchero e confermata all'Ansa dalla direzione del carcere
«Sono riuscito ad avere un'interlocuzione accettabilmente comprensibile», ha detto Giovanni Caruso, il legale del 21enne che è stato rinchiuso nella casa circondariale veronese
«Molti dei detenuti sono residenti in città, come le loro famiglie, lavoriamo nell’ottica di un loro reinserimento nella società. Nel tavolo di lavoro verranno raccolte le necessità del carcere per le quali si cercheranno risposte concrete», ha spiegato l'assessora Zivelonghi
Il direttivo di Sbarre di Zucchero ha divulgato la notizia di un altro tragico episodio che si sarebbe verificato domenica nella casa circondariale veronese, che questa volta avrebbe riguardato «un venticinquenne italiano di adozione»
L'uomo è spirato in ospedale nel primo pomeriggio di giovedì, come comunicano dall'associazione Sbarre di Zucchero. Non è bastato dunque a salvargli la vita il tempestivo intervento degli agenti di polizia penitenziaria e del personale medico
L'uomo si sarebbe impiccato nella sua cella, ma il personale di polizia penitenziaria è intervenuto tempestivamente e «lo ha soccorso con immediato massaggio cardiaco», dopodiché sono sopraggiunti infermieri e medico della struttura
La segreteria regionale dell'Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria del Triveneto, chiede «che venga dichiarato lo Stato di Emergenza delle Carceri, al fine di incrementare le risorse umane, che purtroppo sono bene al di sotto di quelle previste»
Carlo Rugiu, presidente dell'Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Verona, ha espresso solidarietà al collega e richiesto azioni concrete per «sicurezza e protezione alla classe medica e specialmente a coloro che esercitano nei presidi più a rischio»
È l'associazione no profit Sbarre di Zucchero a spiegare la complicata situazione di una famiglia, che vede la donna «ospite in una struttura» mentre «il marito con invalidità psichiatrica accertata all’80% (schizofrenico bipolare con episodi di autolesionismo) si ritroverà a girovagare e dormire per le strade delle città di Verona»
Dalai e Nalin chiedono «alle forze politiche della coalizione che sostiene il sindaco Tommasi di farsi carico di un'azione di verifica della attuale situazione», dopo le segnalazioni dei giorni scorsi dei sindacati di polizia penitenziaria
I sindacati raccontano di nuovi problemi nella casa circondariale veronese: «I continui eventi critici, gli atti autolesionistici, le aggressioni alla polizia penitenziaria in servizio, non danno serenità lavorativa», ha detto il segretario locale Al.Si.P.Pe. Verona, Matteo Barbera
Il 44enne era stato trovato morto all'inizio del mese di agosto. Nel frattempo FSA CNPP denuncia un'altra aggressione che sarebbe avvenuta nella casa circondariale, ai danni due agenti di polizia penitenziaria
A dare la notizia è stata l'organizzazione no profit Sbarre di Zucchero, la quale sottolinea che «il dramma di tanti, di troppi, non è solo la detenzione di per sé, ma ciò che li aspetta fuori, una volta espiata la pena»
Sabato un detenuto si sarebbe tagliato le vene, un altro avrebbe distrutto l'illuminazione del reparto e un terzo avrebbe minacciato «il Comandante di Reparto della Polizia penitenziaria con una plafoniera». Venerdì sarebbe stato inoltre sequestrato l'ennesimo cellulare
«Sappiamo che la detenzione è solo una parte residuale del percorso di repressione, quindi è fondamentale integrarla con interventi che possono aiutare i soggetti coinvolti a rientrare in modo positivo nella società civile», ha detto l'assessora Zivelonghi
A divulgare la notizia è la segreteria regionale USPP, che sottolinea che nel corso delle operazioni di spegnimento «sono rimasti feriti tre agenti per aver inalato fumi»
La protesta ha avuto luogo il 26 luglio, tra le 16 e le 21, come sottolinea la segreteria regionale Triveneto di USPP, con i detenuti che si sarebbero «barricati, legando i cancelli con lenzuola e mettendo i tavolini tra le sbarre», iniziando a sbattere tra di loro le pentole
A dare la notizia è la segreteria regionale di Unioni Sindacati di Polizia Penitenziaria (USPP) del Triveneto: «Episodi questi, che generano al personale stress ed effetti psicologici, oltre che quelli fisici, che evidentemente, si sente solo ed indifeso»