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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Veneto zona gialla "accerchiato" da Regioni arancioni e rosse, Zaia: «Rispettiamo regole»

Dopo l'ordinanza del ministro delle Salute Roberto Speranza che ha istituito due nuove Regioni rosse ed altre tre arancioni, il governatore del Veneto Luca Zaia spiega: «Il passaggio di area è dietro l’angolo, e significherebbe chiudere le attività e i confini comunali»

«Ho appena firmato un’ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche). So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo. Ma è indispensabile il contributo di tutti». Con queste parole il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato l'avvenuta firma della nuova ordinanza con la quale sono stati rimodulati i livelli di rischio di cinque Regioni.

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Tra queste, come anticipato già ieri, non rientra il Veneto che dunque è rimasto zona gialla, seppur "accerchiato" da Regioni con colori differenti e quindi regole molto più restrittive. Tranne infatti la provincia autonoma di Trento (anch'essa rimasta zona gialla), dalla provincia autonoma di Bolzano (zona rossa) alla Lombardia (zona rossa), passando per l'Emilia Romagna (zona arancione) ed il Friuli Venezia Giulia (zona arancione), i "vicini di casa" della Regione Veneto hanno tutti assunto colorazioni molto "calde". 

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Anche alla luce di queste considerazioni, il presidente della Regione Luca Zaia ha commentato così la decisione del governo di lasciare il Veneto zona gialla: «Come ho sempre detto, questo non è un gioco a premi. Non abbiamo vinto nulla, la battaglia contro il Covid-19 continua. Mi rendo conto, conoscendo le Regioni contermini dell’Emilia Romagna e del Friuli Venezia Giulia, che stiamo discutendo di algoritmi e calcoli che corrono sul filo dei millimetri. Penso quindi che noi veneti dobbiamo guardare con attenzione totale a quello che stiamo facendo. Questa nuova collocazione in zona gialla, che pur conferma l’abbassamento importante dell’indice Rt e la situazione in generale, non può peraltro far dimenticare a tutti che abbiamo una pressione importante sugli ospedali, con più di 2.200 malati di Covid ricoverati, dei quali circa 230 in terapia intensiva».

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Il presidente del Veneto Luca Zaia ha quindi voluto richiamare tutti quanti al rispetto delle regole ed al senso di responsabilità nei propri comportamenti quotidiani: «A maggior ragione, rispetto a questa classificazione, - ha dichiarato Luca Zaia - dobbiamo avere ancora più motivazioni nel rispettare l’ordinanza che ho firmato e nell’evitare assembramenti nelle piazze, nelle città, nei viali, nelle aree turistiche in questo fine settimana. Veneti, rispettiamo le regole: prima di tutto usare le mascherine, mantenere l’igiene delle mani, rispettare il distanziamento senza assembramenti, altrimenti il passaggio di area è dietro l’angolo, e significherebbe chiudere le attività, i confini comunali e avvicinarsi a una situazione stile lockdown».

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