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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Stella di Natale, discussione in Consiglio comunale. Tommasi: «Tornerà il prossimo anno»

Il sindaco di Verona ha riferito che riparare l'archiscultura per queste festività era «infattibile, in assenza di tutte le garanzie di sicurezza e certificazioni necessarie». Sulla nuova installazione ha aggiunto che «si sono fatti avanti dei privati pronti a finanziare anche la sua realizzazione»

La questione legata all'assenza della Stella di Natale in piazza Brà alle prossime festività, continua ad alimentare polemiche nella politica veronese. 
L'archiscultura realizzata nel 1984 dall'architetto Rinaldo Olivieri su idea di Alfredo Troisi, il 23 gennaio 2023 è stata protagonista di un incidente nel corso delle fasi di smontaggio, quando uno dei suoi componenti è scivolato ed è caduto pesantemente su dei gradoni, danneggiandoli. Hanno preso il via così le indagini sull'incidente, che hanno portato a perizie e sequestri, tra cui quello della stessa Stella, durato diversi mesi, nel corso dei quali non era quindi a disposizione di palazzo Barbieri. 
Insieme alle indagini, sono inevitabilmente partite le prime polemiche. Il primo botta e risposta è arrivato il giorno seguente all'incidente tra Sgarbi e Tosi sulla possibilità di non autorizzare più l'installazione dell'archiscultura in Arena, dopodiché la conta dei danni e gli accertamenti dei periti nell'ambito del fascicolo aperto dalla procura per danneggiamento si erano ripresi il centro della scena, fino alla fine di settembre. Da lì si è accesa la discussione sul possibile ritorno di questo simbolo del Natale veronese già a partire da queste festività, con le opposizioni che hanno continuato a puntare il dito sull'Amministrazione comunale, sostenendo che sarebbe stato possibile riparare l'archiscultura in tempo, mentre dall'altra parte hanno continuato a spiegare «la necessità di numerose operazioni, tra cui la riprogettazione del basamento e le verifiche sul nuovo aggancio alla coda della Stella. Tempi troppo stretti per poi metterla in posizione, montarla e ottenere tutte le certificazioni di stabilità e sicurezza per tutelare non solo lavoratori e turisti ma il monumento stesso». Gli attacchi del centrodestra sono proseguiti via social, mettendo nel mirino anche la scelta di acquistare una nuova installazione al costo di circa 140 mila euro, che quest'anno sostituirà la Stella in piazza Brà e nelle future festività andrà ad abbellire i quartieri. 

Il tema è stato affrontato anche nel Consiglio comunale che ha avuto luogo nella serata di giovedì. Luigi Pisa, consigliere di Forza Italia, ha contestato la scelta dal punto di vista estetico, affermando che si poteva farne a meno e attendere il prossimo anno risparmiando denaro, mentre il consigliere Bozza ha chiesto delucidazioni sulla procedura con cui è stato affidato l'incarico della nuova installazione. 
A rispondere alle opposizioni ci ha pensato il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, che ha ripercorso le varie tappe della vicenda e spiegato le future intenzioni per la nuova installazione: «È giusto ribadire che non è possibile quest’anno installare la Stella tradizionale in piazza Bra perché, rispetto alle tempistiche del Natale, non ci sono le condizioni di sicurezza e di certificazione del manufatto. È una decisione che subiamo rispetto alla vicenda. Per quanto riguarda le tempistiche sia di valutazione che di decisione, già da questa estate è stato avviato un primo ragionamento su quelle che erano le strade percorribili, anche considerando il prolungarsi del sequestro della Stella, iniziando a valutare anche qualcosa di alternativo, con un significato diverso. Resta il fatto che l’obiettivo è quello di riportare la Stella tradizionale al suo posto il prossimo anno, ma per ora non potevamo che tenere in considerazione anche altre ipotesi alternative. Per questo, qualche giorno prima del dissequestro, ancora inconsapevoli della possibilità di intervenire in merito alla sistemazione della Stella tradizionale, avevamo avuto anche un primo approccio atto a valutare la sostenibilità di una struttura diversa.
Dal 30 settembre alla fine di ottobre abbiamo cercato di capire se era possibile o meno riparare il manufatto in tempo utile per Natale. Cosa alla fine risultata infattibile, in assenza di tutte le garanzie di sicurezza e certificazioni necessarie. Quindi siamo stati costretti ad accelerare le azioni di intervento per mettere in campo un piano B in grado in poco tempo di assicurare una soluzione. La cifra di 139 mila euro è congrua rispetto ad un progetto che ci consentirà di acquisire un manufatto di proprietà del Comune di Verona che, dopo l’installazione quest’anno in piazza Bra, diverrà una stella itinerante per la città, che andrà a valorizzare i quartieri attraverso la sua luce. Significativo che in poco tempo siamo riusciti ad avere una risposta dai professionisti che realizzeranno l’opera oltre al fatto che si sono fatti avanti dei privati pronti a finanziare anche la sua realizzazione, in modo da ridurre anche i costi di produzione. La nostra volontà è che si inizi a parlare di stelle e non di stella». 

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