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Tosi: «Se Zaia venisse rieletto, il suo sarebbe un ventennio»

Il parlamentare di Forza Italia ha espresso ancora il suo no ad un aumento del numero dei mandati per i presidenti di Regione. «Il mio è un ragionamento politico e non una valutazione di principio»

Ventennio. Una parola che riporta alla mente il periodo più buio della storia d'Italia. E una parola usata oggi, 28 dicembre, dal deputato veronese di Forza Italia Flavio Tosi per disapprovare l'ipotesi di un prolungamento dei mandati per i presidenti di Regione. «Se Luca Zaia venisse rieletto, il suo diventerebbe un ventennio», ha dichiarato Tosi in un'intervista concessa al quotidiano La Stampa.

Un'intervista in cui a Tosi è stato ricordato che lui stesso era stato favorevole ad un terzo mandato per i sindaci per ricandidarsi come sindaco di Verona. «Ma la mia non è una valutazione di principio, altrimenti sarei incoerente», ha replicato il deputato di Forza Italia, aggiungendo però anche che quello di Zaia non sarebbe un terzo ma un quarto mandato perché il limite di due mandati per i governatori è stato introdotto quando Zaia era già presidente del Veneto.

Quello di Tosi non è dunque un no al terzo mandato a prescindere, ma un calcolo politico. «Nel 2025, oltre a quella veneta, scadono le giunte di Puglia, Emilia Romagna e Campania. Concedendo un mandato in più significa dare un vantaggio competitivo a tutti i governatori uscenti e quindi rendere meno contendibili tre Regioni governate dal centrosinistra». Una strategia che non è condivisa solo da Tosi, ma che sarebbe un «orientamento del centrodestra» e «un ragionamento condiviso dalla maggioranza», secondo il parlamentare veronese.

Un parlamentare che ha già polemizzato a distanza con Zaia su questo argomento e che avrebbe tutto da guadagnare se l'attuale presidente della Regione non potesse ricandidarsi. Per Forza Italia, infatti, Tosi potrebbe essere un ottimo presidente di Regione. Anche se, su questo, Tosi ha precisato: «Io sono a disposizione del partito. Forza Italia mi ha dato l'opportunità di sedere in parlamento e quindi sarà Forza Italia a decidere del mio futuro. Sarà così alle Europee del 2024 e sarà così alle regionali 2025, dove ovviamente le candidature dipenderanno dagli equilibri globali della coalizione».

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