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Zaia: «Il limite dei mandati è assurdo». Ma Tosi ricorda: «Nel 2016 ne andava orgoglioso»

Il presidente della Regione chiede di «mettere al centro dell'attenzione il cittadino». Gli risponde il coordinatore di Forza Italia in Veneto: «Con Zaia presidente, il Veneto recepì la legge sul limite per i governatori e aggiunse anche quello per gli assessori»

Nuovo scontro a distanza tra il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il coordinatore di Forza Italia in Veneto Flavio Tosi sul limite dei mandati per i presidenti di Regione. Uno scontro che riproduce, a livello locale, quello in corso tra Lega e Forza Italia, con gli scontenti del partito di Matteo Salvini che vengono accolti a braccia aperte nel partito creato da Silvio Berlusconi e guidato dal segretario nazionale Antonio Tajani.

Lunedì scorso, 11 dicembre, proprio Tajani aveva detto che il tetto al numero dei mandati garantisce un «sano ricambio nella leadership», punzecchiando Zaia che invece giudica «anacronistico» questo limite. In questa polemica si è inserito Tosi, che per Tajani sarebbe un'ottimo successore di Zaia. L'ex sindaco di Verona ha dato dell'incoerente a Zaia, ricordando che «la Regione Veneto nel 2012, con Zaia presidente, fissò il limite dei due mandati per gli assessori regionali».

Su questo tema, Zaia è tornato ieri a margine di una conferenza stampa organizzata a Venezia (vedi video). Il presidente della Regione ha dichiarato che il tema è nazionale. «Si tratta di decidere - ha detto - se si vuole mettere al centro dell'attenzione il cittadino che deve scegliere tutti coloro che hanno un ruolo istituzionale, quindi sindaci, presidenti di Regione e parlamentari; oppure pensare che il cittadino abbia solo una scelta a tempo. Comunque, io trovo strano che un sindaco può fare solo due mandati, ma può stare in Parlamento tutta la vita. Probabilmente la memoria digitale mi aiuterà, ma io ho sollevato questo problema già quando fui eletto direttamente presidente di Provincia».

Ma la memoria digitale, per il momento, ha aiutato soltanto Tosi, il quale è andato a ripescare un intervento di Luca Zaia del 2016 in una trasmissione di Rete 4. «Zaia rivendicava orgoglioso che per sua volontà il limite dei mandati era stato inserito per gli assessori della Regione Veneto. Fu proprio il Veneto guidato da Zaia, nel 2012, non solo a recepire la legge nazionale sul limite per i governatori, ma ad aggiungerlo anche per gli assessori regionali. Dov’è oggi la coerenza di Zaia? Perché in passato si ergeva a paladino anti-casta e oggi, pur di continuare a governare, ha cambiato idea e si allea persino con la sinistra. Non è la cosa più elegante cambiare posizioni in base alla convenienza del momento».

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