rotate-mobile
Politica

Zaia contro il tetto dei mandati, Tosi: «Non è coerente»

Tajani: «È sano garantire un ricambio nella leadership», ma l'attuale presidente replica: «Blocco dei mandati e anacronistico». E l'ex sindaco di Verona ribatte: «È da 13 anni che Zaia guida il Veneto e in termini di grandi opere non ha fatto granché»

Il 2024 sarà un anno dalle grandi sfide elettorali, ma in Veneto si guarda già al 2025 quando si rinnoverà il consiglio regionale e gli elettori potranno scegliere il presidente della Regione. Alle elezioni regionali venete manca ancora più di un anno, ma nel centrodestra è già iniziato il dibattito sul futuro candidato alla presidenza.

Come nuovo presidente della Regione Veneto, Forza Italia vedrebbe bene il veronese Flavio Tosi, come dichiarato dal segretario nazionale Antonio Tajani. Lo stesso Tajani che ieri, 11 dicembre, in un'intervista a Il Messaggero ha parlato delle elezioni regionali del prossimo anno, accennando però anche a quelle venete. Sulle regionali del 2024 «seguiremo la prassi e confermeremo i candidati uscenti», ha dichiarato Tajani nell'intervista. Una prassi che però nel 2025 non potrebbe essere applicata in Veneto, visto che l'attuale presidente Luca Zaia ha raggiunto il limite massimo di mandati. Limite che qualcuno vorrebbe togliere, ma che per Tajani va rispettato. «È sano garantire un ricambio nella leadership delle regioni dopo 10 anni. Un conto sono i sindaci dei comuni piccoli, un conto i presidenti delle Regioni», ha dichiarato il vicepremier.

Tra gli alleati, però, Tajani non trova sponde. Intervenuto al Forum Adnkronos, il ministro della difesa Guido Crosetto, voce autorevole di Fratelli d'Italia, ha espresso un'opinione diversa. «Sui mandati, ho sempre pensato che se i cittadini vogliono eleggere qualcuno è giusto che lo eleggano. Io non ho mai pensato servissero regole tecniche quando devi confrontarti col giudizio popolare. La Costituzione dice che il popolo è sovrano».

E a Tajani ha replicato anche il diretto interessato, Luca Zaia, il quale prima ha chiesto: «Cosa vuol dire che è "sano" bloccare l'amministratore dopo 10 anni? Perché "sano" si presta a molte interpretazioni». E poi ha definito «anacronistico» il blocco dei mandati. «Ci sono solo due cariche che sono elette direttamente dai cittadini, il sindaco e il presidente della Regione, e guarda caso sono le due cariche che hanno il blocco dei mandati. Il che vuol dire che il sindaco non può farlo per più di due mandati ma può stare una vita in Parlamento. A me piacerebbe che mi si desse una risposta rispetto a questo».

Zaia, quindi, non sembra restìo ad un altro mandato, con cui però sbarrerebbe la strada a Tosi. Ed infatti il coordinatore veneto di Forza Italia lo critica: «Zaia definisce anacronistico il limite ai mandati ai presidenti di Regione fissato dalle leggi statali, ma gli ricordo che è stata proprio la Regione Veneto nel 2012, con lui presidente, a fissare il limite dei due mandati per gli assessori regionali. Pertanto Zaia, da questo punto di vista, non mi sembra un campione di coerenza: è contro il tetto dei mandati se lo dice la legge nazionale, a favore del tetto se invece è la legge regionale varata con lui a fissarlo per gli assessori. Forse Zaia lo ha dimenticato, ma è presidente regionale dal 2010, quindi di fatto è già al terzo mandato, il prossimo che lui agogna sarebbe il quarto. È da 13 anni che Zaia guida il Veneto e in termini di grandi opere pubbliche non ha fatto granché. Quindi comprendo che potrebbe non essersi reso conto del tempo trascorso».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Zaia contro il tetto dei mandati, Tosi: «Non è coerente»

VeronaSera è in caricamento