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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, Filobus, Ca' del Bue, parcheggi, Traforo: sorprese poche dopo Pasqua. Solo tanti grattacapi

A breve il Ministero dei Trasporti dovrà decidere sulle modifiche al progetto di trasporto pubblico, intanto più aperta che mai la partita sull'inceneritore. Ultimatum sulle ditte di lavoro con le elezioni alle porte

Filobus, Pasante delle Torricelle, Ca’ del Bue, Arsenale, parcheggi. La Giunta comunale re-inizia da qui. E scusate se è poco. In realtà i nodi da sciogliere, per l’amministrazione guidata dal sindaco Flavio Tosi, sono tanti e complicati. Le ultime inchieste giudiziarie (e sentenze) hanno picchiato duro sull’opinione pubblica e sembra che non passi giorno senza che affiori una polemica o uno scandalo. La decapitazione dei vertici Agec, le dimissioni e l’arresto dell’ex vicesindaco Vito Giacino, la trasmissione tv Report, a cui si dice seguirà una presunta “parte 2”. Sono i giorni più duri per primo cittadino e la sua squadra di governo, di recente “rimpastata” con la nomina dell’ex segretario comunale Francesco Marchi ad assessore all’Urbanistica. Tempo qualche ora dall’annuncio atteso ed era già ora di affrontare la questione Ca’ del Bue.

CA' DEL BUE - Dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio è arrivata la sentenza che taglia definitivamente i contributi statali Cip6 che servono ad Agsm per rimettere in funzione l’impianto di termovalorizzazione. La multiutility comunale, appoggiata da Tosi in persone, ha già annunciato la battaglia fino al Consiglio di Stato e i vertici stanno inviando la lettera di diffida all’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Conte, per conoscere l’esatta quantità di rifiuti disponibili per l’inceneritore. La Regione aveva fissato a quota 150mila tonnellate e non più 190mila come prima. Solo dopo la stima precisa Agsm deciderà cosa ne sarà di Ca’ del Bue. Dopo 28 anni e numerose battaglie da parte di amministrazioni comunali, comitati, sindaci dei comuni limitrofi. Su Ca' del Bue l'opposizione non si tira certo indietro e attacca a spada tratta: "La sentenza con cui il Tar ha respinto le pretese di Agsm sui Cip6 è così chiara e netta - spiega il consigliere regionale veronese del Pd, Franco Bonfante - che il ricorso al Consiglio di Stato è già perso in partenza. La volontà di proseguire sul piano giudiziale denota soltanto lo scarso rispetto di questa amministrazione verso i soldi dei contribuenti, nonché la volontà di rinviare il momento in cui Tosi dovrà ammettere di aver sbagliato tutto. Il ricorso comunque non salverà Agsm dalle pretese di Urbaser (la società spagnola che ha vinto l'appalto per la riaccensione dei forni, ndr) né aiuterà ad accampare pretesti nei confronti della Regione".

TRAFORO - Sul Traforo anche la partita è più che mai aperta. L’azienda che si occupa della costruzione, la Technital, vuole cominciare i lavori su una sola delle due canne della galleria prevista, giusto per incassare i soldi iniziali del pedaggio e poi spostarsi sulla seconda perforazione. Si tratta quindi di una partita tra il tecnico e il legale, dato che oltre al progetto per partire dovranno essere consultati i reparti che si occupano di procedure e appalti. Lo studio Cancrini, infatti, come spiega il Corriere Veneto, starebbe studiando la soluzione. Dovesse passare l’ipotesi del “Traforo dimezzato”, si andrà con la firma della concessione. Si suppone prima dell’estate.

PARCHEGGI  E FILOBUS - La questione ormai onnipresente dei parcheggi in città, invece, è “in stallo” su lungadige Capuleti. Un altro ultimatum del Comune è partito dall’ufficio dell’assessore alle Infrastrutture, Enrico Corsi, alla volta della ditta di costruzioni che se ne occupa. La cooperativa “Cangrande” avrebbe tempo fino a giugno per decidere di ripartire con i lavori, altrimenti dovrà risarcire la fideiussione di sei milioni già versata dall’amministrazione. Le infrastrutture riguardano pure il filobus che potrebbe avere il via libero definitivo a brevissimo. E’ prevista per mercoledì, infatti, la discussione al Ministero dei Trasporti sulle modifiche al progetto (che tra l’altro aumenteranno i costi di undici milioni di euro), poi il carteggio approderà finalmente in Consiglio comunale per l’approvazione della variante urbanistica. E se ne vedranno delle belle. Intanto Tosi la nuova sfida ce l’ha già alle porte: è candidato alle elezioni europee per la Lega Nord. Il suo nome è il secondo in lista nella circoscrizione Nordest dopo il segretario federale Matteo Salvini. Si vota il 25 maggio. Il sindaco ha già annunciato che anche se risulterà eletto non “abbandonerà” la poltrona a palazzo Barbieri e rinuncerà al seggio. Ma anche se l’ha ribadito più volte, non è escluso l’ennesimo “colpo di scena”.

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