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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Il calendario dei divieti nel "rosso" Natale e per il Veneto l'incognita del cambio zona di rischio

Governo al lavoro per le nuove restrizioni natalizie, ma in Veneto c'è un problema in più

Si va verso un "compromesso di Natale" tra l'ala più rigorista del governo nazionale e quella più aperturista, rappresentata in primis dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La volontà di chiudere per il periodo dal 24 dicembre o già da questo weekend ed istituire una zona rossa in tutto il Paese, espressa ripetutamente dai ministri Boccia, Speranza e Franceschini, parrebbe essere stata mitigata nel corso dei numerosi cofronti avvenuti ieri all'interno della maggioranza. Ad oggi non vi è nulla di completamente certo, ma l'ipotesi più quotata prevede al momento un calendario natalizio meno drastico rispetto a quanto ventilato ieri.

Ordinanza Zaia: spostamenti vietati tra Comuni, autocertificazione e tante deroghe

Fine settimana 19-20 dicembre

L'Italia è zona gialla in larga parte, e tale dovrebbe restare anche per questo weekend, l'ultimo prima che inizi da lunedì 21 dicembre il divieto di spostamento tra Regioni diverse indipendentemente dal loro colore ed assegnazione alla rispettiva zona di rischio. I nuovi dati e la loro analisi da parte della Cabina di Regia nazionale potrebbero però portare alcune Regioni, come sempre, a cambiare colore. Si parla in queste ore sempre più spesso proprio del Veneto e ad oggi non è possibile escludere alcunché in merito ad un eventuale cambio di colore, dal giallo all'arancione o addirittura il rosso, a ridosso delle festività. Il governatore Luca Zaia, ad ogni modo, ha annunciato quest'oggi la volontà di emanare autonomamente una nuova ordinanza regionale che prevede la chiusura dei confini comunali a partire dalle ore 14 tutti i giorni dal 19 dicembre al 6 gennaio. 

Spostamenti tra Comuni a Natale, qual è la situazione? Anziani soli: i chiarimenti ufficiali

Resta il fatto che invece questo sabato e domenica, il 19 e 20 dicembre, il governo nazionale non parrebbe intenzionato ad attuare una nuova stretta. Sarà quindi possibile spostarsi senza motivazioni da una zona gialla verso un'altra zona gialla (in Veneto prima delle ore 14 dato che Zaia ha firmato la sua nuova ordinanza), chi ha già prenotato biglietti aerei o del treno potrà viaggiare e spostarsi, così come resteranno aperti tutti i negozi, volendo anche fino alle ore 21 e allo stesso modo le attività di ristorazione potranno fare il servizio al tavolo fino alle 18. Insomma, un ultimo weekend "godereccio" nelle zone gialle prima della stretta natalizia, fatto salvo l'inizio del "coprifuoco" che come sempre prende avvio dalle ore 22 fino alle 5 del mattino dopo.

Dai ricongiungimenti alle seconde case a Natale: le nuove FAQ aggiornate del Governo

Inizio settimana: da lunedì 21 al 23 dicembre

Con l'inizio della prossima settimana le cose cambieranno inevitabilmente: il Dpcm del 3 dicembre prevede già che gli spostamenti tra Regioni differenti, indipendentemente dal loro colore, siano vietati. Restano consentiti gli spostamenti interregionali per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, ma è anche sempre possibile far valere il rientro alla residenza, domicilio od abitazione.

Altro discorso invece sono le "seconde case", per quest'ultime gli spostamenti dal 21 al 23 dicembre possono compiersi solo se la seconda casa si trova all'interno della propria Regione che però deve essere zona gialla, mentre sono ugualmente vietati se si trova in un'altra Regione, anche se si partisse da zona gialla per andare verso un'altra Regione zona gialla.

Il ricongiungimento tra coniugi, o anche partner non sposati, e che per ragioni lavorative o altri motivi vivano normalmente in città ed anche in Regioni differenti, sarà possibile solo «se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione». 

Nulla cambierebbe in questi giorni per negozi e locali di ristorazione che, nelle zone gialle, resterebbero aperti e subirebbero le progressive limitazioni solo in zona arancione e rossa.

Vigilia, Natale e Santo Stefano: i divieti dal 24 al 27 dicembre

Due le ipotesi in campo per questi giorni: la prima è di istituire la zona rossa in tutte le Regioni d'Italia, indipendentemente dal rischio epidemiologico rilevato, sia nei giorni festivi che in quelli prefestivi. Altra ipotesi, ancor più cervellotica, ma emersa sempre ieri, sarebbe quella di istituire la zona arancione nei prefestivi e quella rossa nei festivi.

Tralasciando la seconda, la prima ipotesi è quella che va per la maggiore, vale a dire l'intera Italia definita zona rossa da giovedì 24 a domenica 27 dicembre. In tal caso gli spostamenti sarebbero vietati anche all'interno del proprio stesso Comune, salvo le solite deroghe. Pertanto, ciò significa che si potrebbe uscire di casa solo per motivi di lavoro, situazioni di necessità e motivi di salute. Questo vorrebbe dire che risulterebbero vietate le visite a casa d'altri, amici o parenti che siano, dunque vietati anche i pranzi in famiglia a casa d'altri e non solo nelle abitazioni al di fuori del proprio Comune, ma anche al suo interno. In sostanza, ciascuno dovrebbe in questi giorni restare a casa propria ed uscire solo se occorrano le motivazioni eccettuative previste.

Sarebbe inoltre possibile uscire per attività motoria, ma solo «in prossimità della propria abitazione», oltre che per assistere persone non autosufficienti. Allo studio un'eventuale deroga sui pranzi di Natale ad uno o due congiunti, ma si tratta di pure indiscrezioni al momento. Sarà invece consentito partecipare alle funzioni religiose, dunque anche la messa di Natale, ma sempre nel rispetto del "coprifuoco".

Bar e ristoranti saranno chiusi e potranno fare solo servizio d'asporto fino alle 22 e quello a domicilio senza restrizioni. Negozi tuttti chiusi, salvo i punti vendita di generi alimentari, edicole, tabacchi ed altri esercizi commerciali ritenuti dal Dpcm (allegato 23) di prima necessità, tra cui ad esempio librerie e vivai che potrebbero restare ugualmente aperti (e dunque, si badi bene, legittimare lo spostamento delle persone fisiche da casa propria al negozio per compiere un acquisto, cioè adempiere ad una «situazione di necessità»). 

Si torna gialli (per chi lo era) dal 28 al 30 dicembre

Le Regioni divenute d'incanto (e d'arbitrio) rosse per il weekend di Natale, ritroveranno da lunedì 28 dicembre il loro colore originario, dunque per molte sarà di nuovo zona gialla. In tale area di rischio vigeranno le solite restrizioni e libertà: coprifuoco, ma negozi, bar e ristoranti aperti, visite a casa d'altri sconsigliate ma possibili, spostamenti all'interno del Comune, ma anche tra Comuni diversi ammessi, solo però tra Comuni diversi interni alla propria Regione, poiché resterebbe vigente il divieto di spostamento tra Regioni differenti istituito dal 21 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021. 

Zona rossa dal 31 dicembre 2020 al 3 gennnaio 2021: Capodanno in bianco

Nuovo colpo di "bacchetta magica" e i dati epidemiologici di ciascuna Regione torneranno a non contare più nulla: l'Italia da giovedì 31 dicembre 2020 a domenica 3 gennaio 2021 dovrebbe tutta indistintamente essere definita ancora una volta zona rossa con le restrizioni già viste per il periodo dal 24 al 27 dicembre. A queste si aggiungerebbe il "coprifuoco" esteso fino alle 7 di mattina del primo dell'anno nuovo. Misura quest'ultima che era stata pensata per disincentivare i ritrovi allargati di Capodanno nelle Regioni zona gialla, ma che di fatto si rende superflua con l'istituzione della zona rossa che, come visto, banalmente impedisce di uscire di casa sempre, ad ogni ora della giornata, salvo i ben noti motivi eccettuativi (lavoro, necessità, salute).

La Befana che tutte le feste (ed i divieti) si porta via

Rispetto alle precedenti indiscrezioni, le ultime news dal fronte di governo prevedono che i giorni festivi e prefestivi dell'epifania non subiscano restrizioni da zona rossa. Dunque vi sarebbe una sorta di alleggerimento delle norme per il 5 e 6 gennaio, con ciascuna Regione che avrebbe comunque il proprio colore e le relative disposizioni. Resterebbe però anche in questi giorni il divieto di spostamento tra Regioni diverse che terminerebbe appunto soltanto il giorno 7 gennaio 2021, mentre la scadenza del Dpcm è fissata per ora al 15 gennaio prossimo.

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