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Riapertura impianti sciistici: ecco come e quando si potrà tornare sulla neve

Le Regioni hanno aggiornato le linee guida per riaprire gli impianti agli sciatori amatoriali

«Abbiamo ridefinito e approvato la nostra proposta di linee guida per gli impianti sciistici. In particolare si è tenuto conto delle osservazioni del Comitato tecnico scientifico del 15 gennaio scorso. Ora auspichiamo una rapida validazione da parte del governo perché l’ultimo Dpcm prevede la riapertura degli impianti il prossimo 15 febbraio e occorre dare ai gestori il tempo necessario per organizzarsi a fronte di una stagione purtroppo già compromessa». Lo ha dichiarato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Giovanni Toti, nonché governatore della Liguria, il quale ha presieduto la seduta di fine settimana scorsa.

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Capienza ridotta

Uno dei temi essenziali affrontati nelle linee guida proposte dalle Regione e che dovranno trovare la validazione da parte del Cts, così come disposto nel Dpcm del 14 gennaio, riguarda la capienza prevista all'interno degli impianti: «Ovviamente il testo ha un riferimento puntuale agli scenari introdotti nell’ultimo Dpcm, prevedendo la chiusura degli impianti delle Regioni in zona rossa e un’apertura contingentata al 50% per le Regioni rientranti in zona arancione. Per le seggiovie - ha spiegato il vicepresidente della Conferenza Giovanni Toti - è possibile la portata massima al 100% della capienza del veicolo ma è obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica. Tale portata è ridotta al 50% se le seggiovie sono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie è prevista una riduzione al 50% della capienza massima del veicolo e l’uso obbligatorio di mascherine chirurgiche. Analogo limite è previsto per le funivie sia per la fase di salita che di discesa, prevedendo sempre l’uso di mascherina chirurgica».

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Tetto massimo skypass e distanziamento ache tra conviventi e congiunti

Il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Giovanni Toti ha poi riferito che è previsto dalle linee guida un numero massimo di skypass giornalieri che potranno essere venduti, proprio al fine di contingentare le presenze all'interno degli impianti: «Abbiamo aggiunto rispetto alla precedente proposta la previsione di un tetto massimo di skypass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali con l’obiettivo di limitare il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci».

«Ulteriori puntualizzazioni - ha concluso Giovanni Toti - riguardano le misure per evitare le aggregazioni di persone, per la gestione dei flussi nei comprensori sciistici di maggiori dimensioni che si estendono oltre i confini regionali, rispetto ai quali è previsto uno stretto coordinamento delle misure di prevenzione fra le Regioni confinanti». Su questo ultimo punto, nel documento inviato dalle Regioni al governo si legge che dovrà sempre essere «assicurato il distanziamento interpersonale di 1 metro in tutte le fasi precedenti il trasporto. Il distanziamento si applica anche a nuclei familiari, conviventi e congiunti, ad eccezione dei soggetti che necessitano di accompagnamento (es. bambini al di sotto di 1,25 m di altezza, nel caso delle seggiovie) o di assistenza (es. utenti non vedenti)».

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