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Sicurezza a Verona, Zivelonghi: «Numeri complessi da leggere con attenzione». Tosi: «Dove governa la sinistra c’è disordine sociale»

Dopo la pubblicazione della Classifica de Il Sole24 Ore sulla qualità della vita nelle città Italiane, l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi è intervenuta fornendo alcune puntualizzazioni sui numeri, mentre Flavio Tosi attacca

Non si placa il dibattito in città sul tema della sicurezza, dopo la pubblicazione dei numeri relativi alla qualità della vita nelle varie città italiane da parte de Il Sole24Ore: «Un report complesso e dettagliato come quello che ogni anno viene redatto da Il Sole 24Ore, - ha spiegato l'assessora alla sicurezza del Comune di Verona Stefania Zivelonghi - deve essere letto e interpretato con estrema attenzione e accurata analisi, tenendo conto non solo della molteplicità degli indicatori, ma anche delle peculiarità che caratterizzano città ad alto tasso turistico come Verona, che proprio in virtù della loro attrattività e ricchezza vedono aumentare i fenomeni di microcriminalità, soprattutto nelle aree del centro».

La stessa assessora Zivelonghi ha quindi precisato: «L’indice di criminalità, che è pari a 3.670, rappresenta il numero di reati denunciati ogni 100 mila abitanti, ma non tiene minimamente conto della presenza dei turisti che ogni anni arrivano a Verona, aggiungendosi ai residenti. I dati resi noti proprio ieri dalla Camera di Commercio hanno accertato 3 milioni e mezzo di persone che da gennaio a settembre 2023 hanno soggiornato nelle strutture alberghiere cittadine, un dato che non tiene conto delle presenze non tracciate come chi arriva in città in giornata per eventi, mostre e fiere. Ecco dunque che rapportare il dato al numero dei residenti è necessariamente e fisiologicamente parziale e scarsamente rappresentativo», ha precisato l'assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi.

In aggiunta, Zivelonghi ha poi ribadito: «Altra considerazione è che il dato del posizionamento è a livello provinciale, quindi se vogliamo fare un discorso limitato al Comune di Verona bisognerebbe sapere quanto il Comune pesa rispetto alla numerosità dei reati della provincia di Verona. E il peso è del 43,6%, un dato che va acquisito nella misura in cui si voglia effettivamente guardare e leggere i dati, interpretarli e capirli piuttosto che farne la base per i soliti slogan a cui ci stiamo abituando».

Sempre in relazione ai numeri, l’assessora alla sicurezza del Comune di Verona ha poi precisato: «I dati dimostrano che laddove l’indice generale della qualità di vita è più alto, diminuisce quello relativo alla sicurezza. È il caso di Milano, che si è classificata all’ottava posizione nella classifica generale e invece è alla 107esima per quel che riguarda la sicurezza. Lo stesso vale per Firenze, che rispettivamente occupa il 6° e 102° posto, o per Bologna, al 2° e 101° posto, città rispetto alle quali Verona occupa una posizione decisamente migliore anche rispetto agli indicatori della sicurezza, posizionandosi al 57° posto».

Vi è chi d'altro canto ha voluto leggere gli stessi dati in modo decisamente differente, ovvero anzitutto l'ex sindaco scaligero per due mandati consecutivi Flavio Tosi, ad oggi deputato di Forza Italia e che già lunedì aveva commentato con preoccupazione gli indici di Verona in termini di criminalità, furti e rapine: «La Zivelonghi - ha ribadito Flavio Tosi attraverso una nota - per giustificare l’ingiustificabile si lancia impavida in un ragionamento grottesco, azzardando che in qualunque città con un’alta qualità della vita c’è anche un alto tasso di criminalità urbana. Una correlazione mai sentita prima. Per suffragare questa stravagante affermazione, la Zivelonghi cita - oltre a Verona - Milano, Firenze, Bologna, Padova e Brescia. Non casualmente, - ha aggiunto Flavio Tosi - tutte città amministrate dalla sinistra. Non sono quelli, infatti, i modelli a cui paragonarsi, a meno che la Zivelonghi non cerchi facile consolazione nel tanto peggio tanto meglio».

Insomma, secondo Flavio Tosi «il problema oggi è che la sinistra lascia correre e tollera tutto, rimane inerte di fronte a una criminalità dilagante». E, ancora, il deputato veronese di Forza Italia ha ribadito che la stessa assessora Zivelonghi, attraverso il suo ragionamento, avrebbe «inconsapevolmente, a modo suo ammesso» che «dove c’è la sinistra c’è disordine sociale e degrado che poi si trasforma in criminalità urbana». 

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