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Qualità della vita: Verona torna tra le prime 10 in Italia e prima in Veneto

Il quotidiano Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica di quest'anno che vede la provincia scaligera guadagnare 6 posizioni rispetto al 2022

Negli ultimi cinque anni ne era uscita solo l'anno scorso, ma quest'anno ci è tornata. Verona è tra le prime dieci province d'Italia dove si vive meglio. A voler essere precisi, quest'anno Verona è proprio la 10ma in classica, salendo di ben sei posizioni rispetto all'anno scorso e quindi tornando nella top 10, una zona raggiunta dalla provincia scaligera anche nel 2019, 2020 e 2021.

La classifica è quella che dal 1990 il quotidiano economico Il Sole 24 Ore pubblica a dicembre e che descrive la qualità della vita nelle varie province italiane. Per sintetizzare un concetto così vasto come la qualità della vita, l'indagine prende in considerazione sei macro-categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Ogni categoria è stata composta fino al 2019 da 7 indicatori, che negli ultimi anni sono stati aumentati a 15, per un totale di 90 indicatori complessivi per misurare il benessere dei vari territori.
Per ogni indicatore, la provincia al primo posto in Italia ottiene mille punti e quella all'ultimo posto non ottiene punti. E dalla distanza dagli estremi viene calcolato il punteggio dalla seconda alla penultima. La media dei 15 indicatori individua il valore di ciascuna delle sei macro-categorie. E dalla media delle sei macro-categorie viene ricavata la classifica finale.

Classifica che quest'anno vede per la prima volta al primo posto la provincia di Udine. Bologna, che l'anno scorso era prima, quest'anno è seconda. E Trento è per la 13esima volta dal 1990 sul podio con il terzo posto. Le altre province ai primi dieci posti sono nell'ordine: Aosta, Bergamo, Firenze, Modena, Milano, Monza-Brianza e Verona.

Quindi per la classifica Qualità della Vita de Il Sole 24 Ore, Verona è la provincia dove si vive meglio in Veneto. Le altre province della regione sono un po' più indietro, nell'ordine: Padova (19esima), Treviso (20esima), Vicenza (22esima), Venezia (32esima), Belluno (44esima) e Rovigo (68esima).

Verona non primeggia in nessuno dei 90 indicatori. Il miglior valore assoluto lo registra con il secondo posto negli ingressi a spettacoli, un valore ricavato dal numero di spettatori ogni mille spettacoli in un anno (204.753). L'indicatore in cui Verona è nella posizione peggiore è il 101esimo posto su 107 province nei consumi energetici ovvero quante tonnellate di petrolio ogni 100 abitanti servono per coprire i consumi di gas naturale e di energia elettrica nel capoluogo.
Nelle sei categorie, quella dove Verona mostra i risultati migliori è demografia e società (quarto posto assoluto). In questa categoria, la provincia scaligera è quinta nell'indicatore che misura i posti letto in ospedale per specialità ad elevata assistenza ed è settima per speranza di vita (mediamente nel Veronese si vive fino a 83,6 anni).
Nella categoria ricchezza e consumi, Verona è 15esima. E nei quindici indicatori di questa categoria spiccano i due settimi posti per prezzo medio di vendita di case e per tempi medi di vendita di immobili residenziali. Male però il 98esimo posto sull'incidenza del costo medio degli affitti sul reddito medio dichiarato.
Verona è poi 18esima nella categoria cultura e tempo libero, 23esima in affari e lavoro. e 27esima in ambiente e servizi. La categoria con il peggior piazzamento (57esimo) è giustizia e sicurezza, dove la provincia è 82esima per numero di denunce ogni 100mila abitanti, 90esima per rapine in strada e 93esima per i furti con strappo. In questa categoria, l'indicatore migliore è il 21esimo posto per la quota di cause pendenti da più di tre anni.

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