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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Veneto assume 439 infermieri. «Goccia nell'oceano, il fabbisogno è di 4mila»

La consigliera regionale 5 Stelle Baldin: «La destra di Meloni, Salvini e Zaia manda allo sfascio il Paese. Il progetto è chiaro : peggiorare il servizio pubblico per favorire la crescita del privato»

Anche durante la presentazione delle cifre della sanità veneta del 2023, il presidente della Regione Luca Zaia ha ribadito la sua contrarietà al numero chiuso nelle facoltà di medicina. E toglierlo, secondo Zaia, aiuterebbe a risolvere uno dei più grandi problemi degli ospedali italiani e veneti: la carenza di medici. «Da Zaia mi aspetto allora un po' di coerenza», ha commentato Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, anch'essa convinta che: «il numero chiuso di medicina sia la disgrazia di questo Paese e di questa Regione». Per questo, Baldin ha presentato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale «ad attivarsi presso tutte le opportune sedi istituzionali per l'abolizione del numero chiuso della facoltà di medicina». Provvedimento che è stato approvato dal consiglio regionale.

«È al governo Meloni che spetta l'eliminazione del numero chiuso, per far fronte a un'emergenza di salute pubblica - ha spiegato Baldin - Finora dal governo delle destre, però, sono arrivati soltanto tagli alla sanità e provvedimenti punitivi nei confronti dei professionisti che lavorano nel settore pubblico. Così la destra di Meloni, Salvini e Zaia manda allo sfascio il Paese. Il progetto è chiaro da tempo: peggiorare il servizio pubblico per favorire la crescita del privato. È quello che sta accadendo da anni in Veneto, dove le cliniche private spuntano come funghi mentre i posti letto nel pubblico sono diminuiti in percentuali a due cifre».

E a mancare non sono solo i medici, ma anche gli infermieri. E con l'ultimo bando da poco concluso, Azienda Zero intende assumerne 439, di cui se tutto andrà per il verso giusto solo 20 saranno assegnati all'Aoui di Verona e nessuno all'Ulss 9 Scaligera. «Sono insufficienti - ha concluso Baldin - I 439 posti nel bando per gli infermieri sono una goccia nell'oceano. Stando alle dichiarazioni dello scorso settembre della stessa assessora regione alla sanità Manuela Lanzarin, per il Veneto è calcolato un fabbisogno di 4mila infermieri. Zaia pensa di risolvere il problema assumendone poco più di un decimo? Inoltre, una parte degli infermieri assunti dal sistema sanitario regionale andranno "in prestito" alle case di riposo, dove la situazione è ancora più disperata che nelle corsie d'ospedale».

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