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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Veronetta / Ponte Nuovo

Niente passerella per Ponte Nuovo, Sboarina: «I soldi pubblici non si sprecano»

Il primo cittadino replica alla proposta del movimento civico Traguardi ripresa dal passato della città: «Come la storia insegna, tali strutture sono state realizzate in occasioni davvero eccezionali e in condizioni di emergenza»

Ponti e passerelle provvisorie, la storia non si inventa né si camuffa. Le uniche passerelle pedonali vennero realizzate in situazioni di gravi emergenze e non per chiusure di 15 giorni su 670 di cantiere. Anche il sindaco di Verona Federico Sboarina ha voluto replicare alla proposta del movimento civico Traguardi di allestire una passerella provvisoria che possa alleviare i disagi causati dalla chiusura di Ponte Nuovo.

Un'idea, quella di Traguardi, che viene dal passato di Verona. Nel settembre del 1882, la città fu colpita da una delle più devastanti piene del fiume Adige, causando numerose vittime, danni e distruggendo alcuni dei ponti presenti all’epoca. Venne dunque realizzato un ponte provvisorio a fianco di Ponte Navi, non pedonale, riservato al passaggio dei tram.

Ponte Navi provvisorio, 1892-2
(Ponte Navi provvisorio)

Diversa la situazione che si venne a creare dopo la Seconda guerra mondiale, quando tutti i ponti cittadini furono distrutti dai bombardamenti. Per collegare le due rive, gli americani realizzarono due passerelle in acciaio riservate ai tram, mentre il Comune ne costruì altre in legno per i pedoni.

I due Ponte Nuovo, 1939-2
(Ponte Nuovo nel 1939)

La foto del 1939 mostra a destra il vecchio Ponte Umberto (così si chiamava Ponte Nuovo prima del 1946) in metallo, costruito nel 1895 dopo la piena dell’82. Non è una passerella pedonale, bensì una struttura riservata al passaggio dei tram. Sulla sinistra si vede invece il nuovo Ponte Umberto in cemento armato, costruito più a valle di 27 metri per consentire l’allineamento con Via Nizza. Questo ponte verrà fatto saltare in aria dai tedeschi nel 1945 e ricostruito nel 1946-47, realizzando l'attuale Ponte Nuovo.
Una passerella pedonale a fianco a Ponte Nuovo venne realizzata subito dopo l’alluvione del 1982, la cosiddetta passerella Carli. Rimase circa un anno per poi essere sostituita dal ponte ad arco in ferro nel 1883, a sua volta provvisorio. Il ponte in metallo venne infatti realizzato nel 1895.

Tornando al presente, l'ipotesi di realizzare una passerella pedonale da utilizzare durante il cantiere per il ripristino statico e l'adeguamento sismico di Ponte Nuovo è stata presa in considerazione dal Comune di Verona. L'idea è stata però scartata in quanto non economicamente sostenibile e tecnicamente non adeguata alle richieste del Genio Civile. Sul fronte della tempistica, la realizzazione ex novo della struttura e i diversi passaggi progettuali, preliminare, definitivo ed esecutivo, avrebbero richiesto un iter più lungo del cantiere già avviato. Ed il costo sarebbe stato di 500mila euro.
In questa fase del cantiere, la chiusura del passaggio pedonale su Ponte Nuovo avviene solo durante le operazioni di bonifica bellica per la sicurezza dei lavori, dalle 8.30 alle 17 circa e solo nei giorni feriali. Dalle 17 in poi e nei weekend, il passaggio a piedi sul Ponte è sempre possibile. L’attività di bonifica e quella successiva per lo spostamento dei sottoservizi da parte di Agsm, che necessitano della totale chiusura del Ponte, hanno una durata complessiva di circa 15 giorni, su un cronoprogramma di 670 giorni di cantiere.

«Il consigliere di Traguardi Tommaso Ferrari ha dimostrato pressapochismo sia come consigliere comunale che come ingegnere - ha detto il sindaco Sboarina - Se infatti si fosse documentato per bene, saprebbe che la chiusura del passaggio pedonale di Ponte Nuovo non solo è limitata a pochi giorni e solo durante la presenza degli operai, ma anche che si tratta di un periodo davvero breve rapportato alla durata complessiva del cantiere. Senza parlare dello spreco di denaro pubblico che la realizzazione di un'opera totalmente provvisoria comporterebbe. Come la storia insegna, tali strutture sono state realizzate in occasioni davvero eccezionali e in condizioni di emergenza. Di urgente ora, c’è solo la messa in sicurezza di Ponte Nuovo, il cui ripristino e adeguamento sismico non può davvero più aspettare».
«Per guardare al passato bisogna saperlo fare - ha aggiunto l'assessore all'urbanistica Ilaria Segala - Il consigliere Ferrari ha volutamente messo insieme informazioni e foto in maniera confusionaria, forse per mancanza di certezze non solo in ambito storico ma anche dal punto di vista della normativa sui lavori pubblici oltre che sui costi delle opere».

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