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Sboarina col gommone sotto Ponte Nuovo: «Va sistemato ora, non c'è più tempo»

Il sindaco, con gli assessori Zanotto e Segala ha navigato sull'Adige per vedere da sotto lo stato di corrosione della struttura portante: «Con l'intervento appena iniziato il problema troverà finalmente una soluzione definitiva»

Visto da sotto, lo stato di corrosione in cui si trova la struttura portante di Ponte Nuovo, a Verona, lascia senza parole. Ai lati della struttura, le travi in cemento armato sono quasi del tutto prive di copri-ferro. Ed è impressionante l'avanzato stato di corrosione delle barre di armatura longitudinale, il cui degrado ha seriamente compromesso la capacità portante del ponte. Danni ormai divenuti irreparabili e impossibili da risolvere con l'ordinaria manutenzione, motivo per il quale è iniziato in questi giorni l'intervento di ripristino statico e di adeguamento sismico dell'infrastruttura che collega il centro storico a Veronetta. Il primo intervento di tale portata dopo la costruzione del ponte, avvenuta tra il 1946 e il 1947.

Se nella parte superiore, quella dedicata al passaggio delle auto e dei pedoni, la struttura sembra in buono stato, altrettanto non si può dire per la parte portante, e in particolare per le travi più esterne, la cui posizione in corrispondenza delle caditoie pluviali ne ha aggravato la corrosione. La micidiale alternanza di cicli umido/asciutto, che d’inverno diventano anche gelo/disgelo, ha portato alla carbonizzazione del calcestruzzo e alla corrosione delle barre di armatura in acciaio. La gravità della situazione non lascia dubbi, soprattutto se visionata ad occhi nudo da sotto la struttura. Ed è proprio qui, sotto il ponte, che questa mattina, 26 novembre, si è recato il sindaco Federico Sboarina. Lo ha fatto via fiume, essendo l’Adige il punto più favorevole dove vedere lo stato di conservazione del ponte. Insieme a lui, sui gommini del Canoa Club, l’assessore ai lavori pubblici e alla viabilità e traffico Luca Zanotto e l'assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala.

Ponte Nuovo, sopralluogo dal gommone sull'Adige

«Se qualcuno ha dei dubbi sulla necessità o meno di effettuare i lavori su Ponte Nuovo, lo invito a vedere con i propri occhi ciò che ho visto io - ha detto il sindaco - Per garantire l’incolumità dei cittadini, l’intervento va fatto ora, non c’è più tempo. Proprio a causa della gravità in cui si trova la struttura, quello appena avviato è un lavoro complesso che richiedere tempi adeguati. Alcuni disagi sono inevitabili, ma la situazione del traffico è costantemente monitorata e al momento non ci sono state criticità di rilievo. È dal 2005 che si sa che Ponte Nuovo versa in cattive condizioni, per più di dieci anni si è solo cercato di tamponare il problema con soluzioni palliative. Con questo intervento il problema troverà finalmente la soluzione definitiva».
«Le immagini parlano da sole - ha aggiunto Zanotto - E fanno a dir poco impressione, soprattutto se pensiamo a tutte le volte che fino a pochi giorni fa abbiamo percorso Ponte Nuovo senza immaginarne lo stato di corrosione e degrado».

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