Inquinamento dell'aria. Bertucco: "Le soluzioni ci sono, manca la volontà"

Torna sull'argomento inquinamento dell'aria il consigliere comunale Michele Bertucco. Una denuncia la sua parallela a quella del Partito Democratico, che ha anticipato l'allarme dell'Arpav. Lo sforamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili nell'aria è costante e le previsioni meteo che non indicano piogge o venti forti non fanno presagire miglioramenti.

"Ormai il Comune di Verona non può esimersi dal prendere provvedimenti emergenziali di fronte alla morsa dell'inquinamento dell'aria che presenta valori alti dall’inizio di dicembre e che ci ha portato, dopo parecchi mesi di grazia dal punto di visto meteorologico, ad infrangere il fatidico tetto dei 35 superamenti annui - ha detto Bertucco - Restano tuttavia provvedimenti tampone inadatti ad intaccare il problema alla radice. L’invito ad usare meno l’auto e a limitare l’uso dei riscaldamenti domestici sono raccomandazioni generiche che dovrebbero essere alla base di qualsiasi buona comunicazione istituzionale, ma non sono di alcuna utilità in situazioni di forte criticità".

"Occorre incentivare tutte le modalità di spostamento non inquinanti e razionali come la bicicletta e il trasporto pubblico - suggerisce Bertucco - Ciò che manca però è la volontà politica. In una situazione di risorse limitate realizzare più piste e percorsi ciclabili ed implementare il trasporto pubblico significa infatti spostare investimenti dalle strade pensate per le automobili verso infrastrutture ambientalmente compatibili, ma il Comune di Verona manca perfino del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. E i soldi che eravamo riusciti a far mettere a bilancio per il piano sono stati tagliati nell’ultima variazione di bilancio per racimolare risorse per il project Arsenale".