Verona, si perdono in montagna di notte e il cellulare si scarica: la coppia viene salvata all'alba

L'allarme è scattato poco prima di mezzanotte, a 118 e Soccorso alpino di Verona. Era da quasi due ore, infatti, che procedevano le ricerche di due veronesi. È stata la ragazza, figlia della donna di 55 anni a segnalare il mancato rientro a casa. All'appello mancava anche il compagno di lei, un 38enne. Entrambi non avevano più dato notizie sulla loro posizione durante l'escursione sul Corno d'Aquilio. Dalle prime informazioni ricevute dalla donna, che aspettava la coppia in contrada Tommasi a Fosse di Sant'Anna d'Alfaedo, l'ultimo contatto telefonico risaliva alle 19 circa, quando, raggiunta la cima del Corno a 1500 metri di altitudine, i due avevano chiamato per dire che sarebbero scesi seguendo il giro circolare del Sentiero dei contrabbandieri. Poi il cellulare non aveva più dato segnale.

Le squadre del Soccorso alpino hanno iniziato a ridiscendere dalla montagna, da cui si dipartono numerosi sentieri, finché a 1200 metri di quota, due soccorritori hanno seguito una traccia ad un bivio che poteva trarre in inganno e, 600 metri di quota più in basso, hanno rintracciato la coppia di veronesi, entrambi residenti a Sona. Quando sono stati "salvatI" erano le 3e45 della notte. Dopo essersi persi scendendo, gli escursionisti avevano illuminato il percorso con la luce del cellulare, che si era scaricato, e poi si erano fermati nel bosco impossibilitati a proseguire. La squadra ha quindi accompagnato i due escursionisti a valle, dove sulla Statale della Val d'Adige sono stati tutti recuperati da un mezzo del Soccorso alpino sopraggiunto nel frattempo. Erano presenti anche uomini della Protezione civile di Sant'Anna d'Alfaedo e i vigili del fuoco.