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Cronaca San Michele / Via San Michele

Ema avvia valutazione per terza dose vaccino Pfizer. Ministro Speranza: «Partiamo dai pazienti fragili»

Al via la valutazione dell'Agenzia europea per i medicinali per una terza dose di richiamo «da somministrare 6 mesi dopo la seconda dose a persone di età pari o superiore a 16 anni»

Secondo quanto comunicato in una nota ufficiale, l'Agenzia europea per i medicinali (Ema - European Medicines Agency) «ha iniziato a valutare» la possibilità di un'ulteriore «dose di richiamo di Comirnaty», ovvero il vaccino prodotto da Pfizer. La «booster dose» del vaccino che si sta valutando sarebbe eventualmente «da somministrare 6 mesi dopo la seconda dose a persone di età pari o superiore a 16 anni». Le «dosi di richiamo», spiega sempre la nota dell'Ema, «vengono somministrate alle persone vaccinate (cioè persone che hanno completato la vaccinazione primaria) per ripristinare la protezione dopo che è diminuita».

Secondo quanto si apprende, «il comitato per i medicinali umani ( CHMP ) dell'EMA effettuerà una valutazione accelerata dei dati presentati dalla società che commercializza Comirnaty, compresi i risultati di uno studio clinico in corso, in cui circa 300 adulti con sistema immunitario sano hanno ricevuto una dose di richiamo circa 6 mesi dopo la seconda dose». In base a quanto riferito dall'Ema, lo stesso comitato dovrebbe poi esprimersi circa l'appropriatezza degli aggiornamenti alle informazioni del prodotto. L'esito di tale valutazione, specifica quindi la nota dell'Ema, «è atteso entro le prossime settimane, a meno che non siano necessarie informazioni supplementari».

Oltre a tutto ciò, la stessa Agenzia europea per i medicinali fa sapere di star «separatamente» valutando anche i dati della letteratura scientifica circa «l'uso di una terza dose aggiuntiva di un vaccino mRNA (Comirnaty o SpikeVax) in persone gravemente immunocompromesse (cioè con sistema immunitario indebolito)». In conclusione, Ema spiega che proprio le persone con un sistema immunitario «gravemente indebolito» e che «non raggiungono un livello adeguato di protezione dalla loro vaccinazione primaria standard», potrrebbeo infatti «aver bisogno di una dose "aggiuntiva" come parte della loro vaccinazione primaria». Sarà sempre Ema a comunicare «a tempo debito» l'esito di tali valutazioni. 

Sul tema della cosiddetta "terza dose" è intervenuto nelle scorse ore anche lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza, il quale ha parlato alla conferenza stampa indetta per la conclusione dei lavori del "G20 Salute" svoltosi a Roma. Il ministro Speranza, secondo ciò che viene riportato dall'Ansa, ha spiegato che «la terza dose in Italia ci sarà, partiremo già da settembre con pazienti fragili come gli oncologici o i trapiantati». Il ministro della Salute ha poi chiarito: «Su questo punto già Ema e Ecdc si sono espresse. Dunque già nel mese di settembre partiranno in Italia queste prime "terze dosi", poi analizzeremo per proseguire con gli over80 e residenti Rsa e personale sanitario, che sono le prime categorie ad aver ricevuto il vaccino e dalle quali si partirà». 

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