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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Tutti uniti nel lutto per Giulia Cecchettin. E Filippo Turetta verso l'estradizione

Coro politico unanime per la morte della 22enne: «Serve un cambio culturale e sociale». E per l'ex fidanzato, accusato di omicidio, forti sospetti di premeditazione

Forse già in questa settimana o al massimo all'inizio della prossima, Filippo Turetta sarà estradato. Il 22enne che ha ucciso la coetanea Giulia Cecchettin è stato arrestato in Germania, dove la sua fuga è stata fermata dalla mancanza di soldi e di benzina. Il giovane non si è opposto né all'arresto né all'estradizione, che quindi seguirà il suo iter burocratico e si completerà nei prossimi giorni con il rientro di Filippo Turetta in Italia. E in Italia, lo studente sarà processato.

Filippo Turetta dovrà rispondere dell'omicidio di Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata. Da sabato 11 novembre, i due sembravano scomparsi e sono stati cercati in tutto il Veneto. Con il procedere dei giorni, però, i riscontri investigativi hanno fatto luce su quello che si è rivelato essere un altro femminicidio. Giulia Cecchettin e Filippo Turetta non erano scomparsi. Filippo ha aggredito la sua ex compagna che si stava laureando all'università di Padova. L'ha uccisa a Fossò, in provincia di Venezia, poi si è liberato del corpo in un canalone vicino al Lago di Barcis, in provincia di Pordenone. E ha continuato la sua fuga fino alla cattura avvenuta in Germania.
L'avvocato del giovane, come riportato da Nadia Palazzolo su Today, dubita che Filippo Turetta abbia premeditato il crimine. Eppure ci sono dei dettagli che lo lasciano supporre. Il 22enne è appassionato di trekking, ma nella cronologia del suo computer sono state trovate tante ricerche di kit per la sopravvivenza ad alta quota, forse perché aveva idea di nascondersi tra i boschi delle montagne. A Fossò è stato inoltre trovato un coltello che potrebbe essere l'arma del delitto. Se Filippo aveva con sé questo coltello, è probabile che avesse in mente di utilizzarlo contro Giulia. Il corpo della vittima è stato infine trovato chiuso in dei sacchi. E anche in questo caso, se Filippo li avesse portati con sé, l'aggravante della premeditazione potrebbe essere presa in seria considerazione.

Intanto, ieri si sono tenute fiaccolate per Giulia Cecchettin ed il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato il lutto regionale per il giorno del funerale della 22enne. Un lutto a cui tutte le forze politiche aderiranno. «La libertà delle donne, la loro indipendenza dà fastidio a uomini cresciuti nella cultura patriarcale e maschilista, ancora annidata in troppe pieghe della nostra società - ha commentato Anna Lisa Nalin di +Europa - Uomini maturi ma anche giovani o anziani, di diverse classi sociali: il filo rosso passa da limitazioni, soprusi, molestie, violenze inaccettabili, per arrivare a stupri e femminicidi. Serve un cambio culturale e sociale». Nell'associarsi al lutto regionale, i parlamentari veneti 5 Stelle Barbara Guidolin e Enrico Cappelletti hanno dichiarato: «Condanniamo fermamente ogni forma di violenza contro le donne e ribadiamo il nostro impegno nella lotta contro il femminicidio. Questi episodi richiedono un'azione collettiva, un impegno incessante da parte di tutta la società per porre fine a questa triste realtà che continua a mietere vite innocenti». E la deputata veneta della Lega Giorgia Andreuzza ha aggiunto: «Questo ennesimo dramma ci impone una seria riflessione su un fenomeno che non accenna a diminuire e che spezza le vite anche di giovani innocenti».

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