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Cronaca

'Ndrangheta, Corte d'Appello conferma condanne del processo Isola Scaligera

Pene alleggerite per quasi tutti gli imputati che avevano scelto il procedimento con rito abbreviato, ma non per l'ex presidente di Amia Andrea Miglioranzi

Anche nel secondo grado di giudizio sono state confermate le condanne espresse il 2 novembre 2021 nel processo nato dall'inchiesta denominata Isola Scaligera e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Venezia.
Numerosi gli arrestati nell'estate del 2020, al termine di un'indagine che scoperchiò le infiltrazioni della 'ndrangheta in provincia di Verona. Alcuni accusati chiesero di essere giudicati con il rito abbreviato, altri invece affrontarono il processo ordinario. Il procedimento ordinario è giunto a sentenza nel marzo scorso con 16 condanne, mentre quello con rito abbreviato si concluse prima, con 13 condanne. Questi ultimi verdetti sono stati ora confermati dalla Corte d'Appello di Venezia, la quale ha ridimensionato le pene ad alcuni imputati ma non all'ex presidente di Amia Andrea Miglioranzi.

Condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per corruzione, Miglioranzi si è visto confermare la pena dai giudici, nonostante persino il sostituto procuratore generale avesse chiesto per lui un abbassamento della condanna a un anno di reclusione. E anche per questo, l'avvocato difensore di Miglioranzi ricorrerà in Cassazione una volta lette le motivazioni.
Per gli altri imputati, invece, pene alleggerite, come riportato da Laura Tedesco sul Corriere di Verona. Ottavio Lumastro, accusato di aver lavorato direttamente per il boss della 'ndrangheta Antonio Giardino, aveva ricevuto la pena più pesante in primo grado: 13 anni e 6 mesi di carcere. E per lui lo "sconto di pena" è stato lieve, visto che la condanna è passata a 13 anni e 4 mesi. Ruggero Giovanni Giardino, figlio del capo del clan attivo nel Veronese, era stato condannato a 11 anni e 8 mesi, pena rimasta invariata ma a cui è stata tolta la parte pecuniaria. La condanna a Pasquale Durante, invece, passa da 8 anni e 10 mesi a 6 anni e 10 mesi. I 7 anni e 8 mesi decisi per Antonio Irco sono diventati dopo la sentenza di secondo grado 4 anni e 9 mesi. L'aver collaborato con la giustizia ha aiutato Domenico Mercurio e Nicola Toffanin, i quali erano stati rispettivamente condannati a a 4 anni e 6 mesi e a 4 anni e 8 mesi. Ora le loro pene sono 3 anni e 2 mesi per Toffanin e 2 anni e 10 mesi per Mercurio. Infine, pene più leggeri anche per gli imputati che avevano ricevuto le condanne meno gravi: Ezio Anselmi, condannato in primo grado a 2 anni e 2 mesi dovrà scontare solo 20 mesi di carcere; la pena per Angelo Donadio passa da un anno e 4 mesi a un anno e 2 mesi; la pena di Roberto Montresor scende da due anni a un anno e 4 mesi; e a Silvia Zendrini sono stati tolti due mesi di condanna all'anno e 4 mesi deciso in primo grado.

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