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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

'Ndrangheta a Verona, 13 condanne nel rito abbreviato del processo Isola Scaligera

Tra i condannati anche l'ex presidente di Amia Andrea Miglioranzi. Per lui la pena è di 2 anni e 8 mesi per corruzione. Cadute l'accusa di tentata turbativa d'asta e l'aggravante dell'agevolazione mafiosa

Ieri mattina, 2 novembre, nell'aula bunker di Mestre, il giudice dell'udienza preliminare Andrea Battistuzzi ha pronunciato la sentenza sui 20 imputati che avevano chiesto il giudizio abbreviato per il processo ribattezzato Isola Scaligera. Il nome deriva dall'indagine che nel giugno del 2020 portò a numerosi arresti ed evidenziò le infiltrazioni della 'ndrangheta nella provincia di Verona. Il giudice ha sostanzialmente confermato l'impianto accusatorio, condannando 13 imputati a pene che vanno da 1 a 13 anni e 6 mesi di reclusione, riservandosi un termine di 90 giorni per depositare le motivazioni. Sommando tutte le condanne, il totale è di oltre 63 anni di carcere, pene che rispetto a quelle reali sono state ridotte di un terzo perché gli imputati sono stati giudicati con rito abbreviato.

Sul Corriere del Veneto, Laura Tedesco ha riportato condanne e assoluzioni. La condanna più grande, 13 anni e 6 mesi, è stata inflitta a Ottavio Lumastro, che avrebbe lavorato per conto del capo della cellula 'ndranghetista Antonio Giardino. Il figlio del boss Ruggero Giovanni Giardino, è stato condannato a 11 anni e 8 mesi. Condanne a 8 anni e 10 mesi per Pasquale Durante, a 7 anni e 8 mesi per Antonio Irco, a 4 anni e 6 mesi per Domenico Mercurio, a 4 anni e 8 mesi per Nicola Toffanin, a 2 anni e 2 mesi per Ezio Anselmi, a un anno e 4 mesi per Angelo Donadio, a 2 anni per Roberto Montresor, 2 anni anche per Raffaele Selvaggio, un anno per Stefano Vinerbini e un anno e 4 mesi per Silvia Zendrini.
Completamente assolti Mattia Benetti, Marcello Protti, Emilia Sdao, Eugeniu Sirbu, Marco Napoli e Andrea Ricciotti.
Gli ultimi due imputati sono il direttore generale di Amia Ennio Cozzolotto e l'ex presidente dell'azienda pubblica Andrea Miglioranzi. Cozzolotto è stato assolto. Miglioranzi, invece, rischiava 8 anni di carcere, ma per lui sono cadute l'accusa della tentata turbativa d'asta e l'aggravante dell'agevolazione mafiosa. L'ex presidente di Amia è stato comunque condannato a 2 anni e 8 mesi per corruzione.

Infine, i risarcimenti. «Sono stati condannati al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore della Regione Veneto sei imputati, rimettendo al giudice civile la liquidazione del danno - ha dichiarato Fabio Pinelli, avvocato che rappresenta la Regione come parte civile nel processo - In ogni caso, è stata posta a carico dei sei imputati una condanna provvisionale immediatamente esecutiva per complessivi 225mila euro. Viene così riconosciuto il danno diretto subito dalla Regione in conseguenza delle infiltrazioni della criminalità nel proprio territorio». E sono stati riconosciuti risarcimenti anche in favore della Cgil del Veneto, della Cgil di Verona e di Amia.

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