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Lunedì, 29 Aprile 2024
Incidenti stradali

Anno "nero" per gli incidenti nel Veronese: 60 quelli mortali, di cui un quarto avvenuto in città

Il bilancio di fine 2022 è drammatico per le strade veronesi, da oltre un decennio infatti non si registravano così tanti decessi, mentre la polizia locale segnala il preoccupante ritorno dell'alcol alla guida

Il 2022 è stato un annus horribilis per le strade veronesi. Molto pesante il bilancio di fine anno degli incidenti, che conta in tutta la provincia ben 60 decessi, di cui un quarto solo a Verona città con 16 croci. Tra gli utenti vulnerabili hanno perso la vita sei motociclisti, due pedoni e un ciclista.
Troppe le tragedie, con la polizia locale scaligera che annovera un ritorno molto preoccupante dell'alcol alla guida, episodi di fuga, alta velocità e distrazione al volante. Praticamente un piccolo condominio quello sparito nel corso del 2022, dopo i buoni risultati degli anni scorsi: per trovare dati peggiori infatti occorre tornare indietro di oltre un decennio, al 2006 (23), 2010 (20) e 2011 (17).
Sul proprio sito, la polizia locale di Verona ha un contatore che scandisce i dati, arrivati a 1.580 sinistri rilevati, con 39 prognosi riservate oltre ai decessi e 1.500 feriti.

2022, una tragica striscia di sangue

L'anno è iniziato subito male, il 12 gennaio il ciclista Flavio Vaccari, 70enne, in via Sasse è stato travolto da un autocarro che procedeva contromano.
Il giorno successivo a perdere la vita è stato un motociclista, Gianluca Minotti, 51enne, che ha perso il controllo dello scooter sul cavalcavia di via Mantovana.
Il 14 marzo, in via Apollo, a causa della perdita di controllo della moto, è deceduto un 29enne, Ezio Adami.
Il 20 maggio in via del Pestrino, altra perdita di controllo, questa volta di autovettura condotta da Alberto Baldini, 63enne che è morto sul colpo.
Due giorni dopo, la tragedia di via Bassetti alle 5 del mattino, quando a perdere la vita è stata Madiha Rahmad, 29enne, travolta e uccisa da un giovane automobilista ubriaco, poi fuggito e rintracciato dalla polizia locale.
La domenica dopo, il 29 maggio, quando in città è in corso la tappa finale del Giro d'Italia, altro grave incidente con tre veicoli coinvolti sulla SP6 dei Lessini, dove a perdere la vita è stata una 57enne, Silvana Meante.
Il 23 giugno è stata invece una donna a piedi a perdere la vita in corso Milano, la 81enne Tamara Sinichkina, investita sulle strisce da una autovettura.
Un altro motociclista, il 17 luglio, ha perso la vita sulla SP35 a Cancello, per una fuoriuscita autonoma: si trattava di un laziale, Davide Martino, 36enne, in gita con gli amici.
Il 22 agosto in via Sogare, dopo una fuoriuscita autonoma, a perdere la vita è stato Sedrik Pavan, 21enne, inizialmente dato per conducente, invece poi accertato quale passeggero: sono ancora in corso le indagini sulle responsabilità del reale autista, un amico 19enne, che guidava su auto rubata.
Il 13 settembre in via Monte Ortigara è deceduto un 80enne, Natale Fasoli, dopo una perdita di controllo della propria autovettura.
Il 30 settembre, sempre in via Monte Ortigara ha perso la vita il 39enne Michele Pighi, medico, per uno scontro tra sua moto BMW ed una autovettura.
Ed ancora, il 3 ottobre, una perdita di controllo del proprio scooter, è costata la vita a Barbara Maccini, 51enne, caduta in via Sommacampagna.
Il 14 ottobre in via Palazzina nello schianto tra una moto e una autovettura è morto il 28enne Paolo Figna, conducente di una moto Honda Hornet.
Il 18 ottobre, alle 7 del mattino in via Da Legnago, un conducente ubriaco e drogato, con la patente sospesa, ha perso il controllo dell'autocarro e si è schiantato contro un furgone adibito per il trasporto del pane. Deceduto nell'incidente Fernando Patabendige Cansious Premasiri, 61enne, rimasto incastrato alla guida.
Le ultime due vittime sono state registrate lo scorso 1° dicembre, quando in strada dell'Alpo, per cause in corso di accertamento, un furgone guidato da Diego Battocchio, 40enne, si è schiantato contro un autocarro che circolava regolarmente: il guidatore è spirato pochi giorni dppo in ospedale, mentre il figlio Filippo, 16 anni, era morto sul colpo nonostante i disperati tentativi dei sanitari di salvarlo. 

«Dati che devono far riflettere e che inducono tutti ad una maggiore prudenza sulle strade, soprattutto in questo fine d'anno, con feste e veglioni alle porte», sottolinea il comandante della polizia locale di Verona, Luigi Altamura.

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