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Hellas, Mboula si presenta: «Felice di essere qui, non vedo l'ora di iniziare a giocare»

L'attaccante spagnolo, arrivato dopo la stagione disputata con la maglia del Racing Santander: «Voglio adattarmi velocemente e dare a questa squadra il meglio che riuscirò a dimostrare in campo»

Jordi Mboula, nuovo attaccante dell'Hellas Verona, è stato presentato ufficialmente nella giornata di ieri, martedì 18 luglio, nell'Area Media del Centro Sportivo Intercomunale di Mezzano.

Queste le principali dichiarazioni dell'esterno offensivo classe 1999, arrivato dal Mallorca dopo l'esperienza al Racing Santander, riportate sul sito ufficiale del Club gialloblù:

Jordi, quali sono le prime sensazioni in maglia gialloblù? «Ho buone sensazioni. È un calcio un po' diverso ma mi trovo molto bene. Voglio adattarmi velocemente e non vedo l'ora di iniziare a giocare».

Mister Baroni, parlando di te, ha detto che si aspetta maggiore intensità dal tuo modo di giocare… «Mi ha detto di ascoltarlo con attenzione perché quello italiano è un calcio differente, mi ha detto di dare più velocità alla palla, di scaricarla e andare».

Preferisci giocare esterno o da seconda punta dietro l'attaccante? «In carriera ho sempre giocato in posizione laterale ma la scorsa stagione mi hanno spostato più al centro. La verità è che gioco dove mi chiede l'allenatore».

Che rapporto hai con il gol? «La scorsa stagione ho segnato tanti gol ma il mio obiettivo è migliorarmi sempre e quest'anno vorrei portare tanti gol all'Hellas Verona».

Cosa sai del calcio italiano? Conosci già qualche giocatore della Serie A? «Ho guardato molto il calcio italiano e ho notato che negli ultimi anni è cresciuto molto. In Italia ho seguito Brahim Diaz e mi piace molto Leao, come credo piaccia a tanti…».

Hai voluto fortemente l'Hellas Verona. Perché l'Hellas ti ha scelto e perché tu hai voluto così tanto venire qua? «Perché il Verona punta molto sui calciatori giovani. Abbiamo parlato tanto e adesso sono felice di essere arrivato. Voglio dare a questa squadra il meglio che riuscirò a dimostrare in campo».

Mister Baroni parla spesso singolarmente con voi giocatori. Quali sono le richieste che a te fa più spesso? «Mi chiede di prestare massima attenzione per apprendere il più in fretta possibile il calcio italiano e come intende lui il calcio. A me piace molto tentare l'uno contro uno, ma lui mi sta facendo capire che è importante il gioco di squadra, scaricare in fretta la palla e andare in profondità».

Com'è stato debuttare con la maglia dell'Hellas Verona nell'amichevole di domenica scorsa? «Sono stato molto contento, avevo così tanta voglia di venire qua che è stato bellissimo giocare la prima partita con questa maglia».

Siete un gruppo molto giovane, c'è qualcuno che ti sta impressionando particolarmente? «Sono più attento a guardare i compagni che giocano nelle mie stesse zone del campo. Per questo dico Lazovic e Ngonge: sono due giocatori di livello assoluto».

Hai giocato in Spagna, Portogallo, Belgio e Francia. Guardandoti indietro cosa ti hanno insegnato sia a livello umano che professionale queste esperienze? «Giocare in campionati diversi mi ha aiutato a crescere perché ho dovuto apprendere in fretta i vari modi di giocare nei diversi campionati. In qualsiasi campionato dove ho giocato ho cercato sempre di migliorarmi come calciatore e sono maturato anche come uomo».

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