rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Zai / Viale del Lavoro

Al Job&Orienta di Verona un gruppo di studenti ha contestato la premier Giorgia Meloni

Francesca Flori, rappresentante studentesca dell'Udu Verona, ha motivato la contestazione sostenendo che sul tema della violenza contro le donne «quanto fatto dal governo non è abbastanza»

Nella penultima mattina del Job&Orienta gli studenti dell'Udu - Unione degli Universitari di Verona e della Rete degli Studenti Medi di Verona si sono presentati fuori dalla Fiera per contestare quella che, in una nota dell'Udu, viene definita la «mancanza di una presa di posizione adeguata da parte del governo riguardo i femminicidi». Uno striscione esposto recava inoltre la seguente scritta: «Femminicidio = omicidio di Stato». Secondo quanto riportato dall'Udu Verona, vi è inoltre stato uno scambio nel padiglione interno tra la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e Francesca Flori, ovvero la rappresentante studentesca dell'Udu Verona, nonché presidente del Consiglio studentesco di Verona. In merito, la stessa Francesca Flori ha dichiarato: «Come portavoce della comunità studentesca ho ribadito il messaggio della contestazione all'esterno. Una provocazione per ribadire anche alla presidente che quanto fatto dal governo non è abbastanza. Affermare che il femminicidio sia omicidio di Stato non è una formula ideologica, ma una presa di coscienza che le violenze trovano terreno fertile nella mancanza di una presa in carico da parte dello Stato».

Va d'altro canto evidenziato che proprio durante l’incontro per la firma del protocollo d’intesa tra governo e Regione del Veneto, nei pressi dello stand regionale al Job&Orienta, la presidente Giorgia Meloni, insieme ai ministri Raffaele Fitto e Carlo Nordio, nonché con il governatore Zaia, hanno ricordato Giulia Cecchettin, la giovane veneta vittima del recente femminicidio. In merito, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento, ha dichiarato: «Condivido il ricordo di Giulia e sottoscrivo la responsabilità che tutti abbiamo di fronte a un fenomeno che continua a essere intollerabile, incredibile, e che ha bisogno di essere combattuto a 360 gradi. Sono fiera della legge che il governo ha varato contro la violenza sulle donne, - ha sottolineato la premier Giorgia Meloni - credo che ci siano materie sulle quali il terreno del confronto e della condivisione debba e possa fare la differenza. Ci sono anche altre iniziative che stiamo portando avanti in questi giorni. Non ci fermeremo fin quando non si fermerà qualcosa che è incompatibile con il nostro presente».

Ad ogni modo, Zoe Zevio della Rete degli Studenti Medi di Verona ha ulteriormente motivato le ragioni della contestazione studentesca: «Il DdL approvato il 22 novembre e il progetto "Educare alle Relazioni" presentato da Valditara sono una prova dell'inaccettabile superficialità dei progetti educativi. Non possiamo pensare che un cambiamento possa arrivare da corsi extrascolastici facoltativi tenuti da personale non formato, subordinati peraltro al consenso dei genitori: questo li rende perfettamente inutili, poiché non andranno a raggiungere coloro che, invece, ne avrebbero proprio bisogno di più. Bisogna agire adesso, - ha rimarcato ancora Zoe Zevio - abbiamo già visto che Giulia Cecchettin non è stata l'ultima. Eppure parlarne è fondamentale: grazie alle parole di Elena Cecchettin, grazie alla forte presa di posizione in tutta Italia, abbiamo già visto un aumento visibile di chiamate ai centri antiviolenza. Non possiamo permetterci di far abbassare l'attenzione sui femminicidi ancora una volta».

Sempre dal Job&Orienta, lo scorso 22 novembre il ministro dell'istruzione e del merito Giuseppe Valditara aveva invece spiegato così l'iniziativa promossa dal suo ministero: «Il progetto si articolerà con gruppi di discussione, ci sarà un percorso formativo curato da Indire, con la collaborazione dell’Ordine degli psicologi e con un monitoraggio finale. In questi gruppi gli studenti svolgeranno un ruolo importante: si confronteranno e discuteranno, in un momento di crescita. Abbiamo previsto 30 ore di formazione nell’arco di un anno e abbiamo messo a disposizione del progetto 15 milioni di euro, destinati ai docenti che si occuperanno del percorso. Ho fortemente voluto questo progetto, che è stato costruito attraverso un dialogo anche con le associazioni dei genitori, degli studenti, dei docenti e con i sindacati». 

Per la giornata odierna, sabato 25 novembre, gli studenti veronesi dell'Udu hanno infine fatto sapere di avere in programma un presidio cittadino, proprio in occasione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" e che sarà aperto a tutta la cittadinanza. Il punto di ritrovo è previsto a Ponte Pietra a partire dalle ore 16. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al Job&Orienta di Verona un gruppo di studenti ha contestato la premier Giorgia Meloni

VeronaSera è in caricamento