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Politica San Zeno / Via Città di Nimes

Mancata riapertura del sottopasso Città di Nimes prima di Vinitaly, è polemica: «Figuraccia mondiale»

Le opposizioni vanno all'attacco, mettendo in discussione anzitutto il ruolo dell'assessore alla mobilità Tommaso Ferrari. Da Traguardi la difesa: «Delusione comprensibile, ma restiamo convinti che i problemi generati da questo e altri cantieri che apriranno in città nei prossimi mesi saranno ampiamente ricompensati»

La notizia annunciata quest'oggi, venerdì 5 aprile, da parte di Amt3 della mancata riapertura del sottopasso di via Città di Nimes prima dell'inaugurazione di Vinitaly, evento che si terrà dal 14 al 17 aprile e che tradizionalmente genera un grande flusso di visitatori in città, ha finito inevitabilmente con il provocare veementi polemiche. Per Fratelli d'Italia a parlare è stato l'onorevole Marco Padovani, il quale ha dichiarato: «La giunta Tommasi dimostra ancora una volta di non essere all'altezza delle aspettative dei cittadini. Le promesse fatte sulla riapertura del sottopasso di via Città di Nimes, prima del Vinitaly, sono solo l'ultima di una lunga serie di delusioni per Verona. Il dubbio sulla capacità dell'assessore alla viabilità Tommaso Ferrari di portare avanti opere senza intoppi diventa sempre più concreto. Le sue promesse cadono nel vuoto, mentre il traffico cittadino affronta un'ulteriore sfida a causa della sua inaffidabilità». 

Lo stesso Padovani ha quindi rincarato la dose: «La situazione attuale, con la mancata riapertura del sottopasso, è il frutto di una politica poco oculata e delle gestioni approssimative dell'amministrazione in carica. Ogni giorno di ritardo è un ulteriore peso sulle spalle dei veronesi, costretti a subire i disservizi di chi dovrebbe garantire una viabilità efficiente e sicura». Di qui la conclusione dai toni disillusi del parlamentare veronese di Fratelli d'Italia: «Attendiamo con sospetto la promessa della fine dei lavori per metà giugno. Sarà questa l'ennesima bugia o finalmente la verità su un'opera tanto attesa?». 

Nel frattempo anche il movimento civico Traguardi, di cui l'assessore alla mobilità cittadina Tommaso Ferrari fa parte, ha diramato una nota di commento alla mancata riapertura del sottopasso, spiegando che «purtroppo, nonostante l’impegno delle imprese e dei tecnici comunali, il cantiere di via Città di Nimes accumula ritardo per la delicatezza delle operazioni». Ancora, da Traguardi ribadiscono: «Siamo consapevoli degli sforzi che la cittadinanza sta facendo per gestire l'impatto dei lavori, d’altra parte è difficile trovare un'opera pubblica tanto complessa a Verona come quella della filovia, a cavallo di ben quattro amministrazioni comunali». 

Proprio in tal senso, secondo il movimento civico Traguardi sarebbe ugualmente da apprezzare l'impegno dell'attuale giunta che «si è attivata cercando di recuperare vent’anni di ritardi e mettere la parola "fine" a una delle principali neverending story (storia infinita, ndr) della città». D'altro canto, sempre da Traguardi riconoscono: «Non ignoriamo che la delusione da parte dei veronesi sarà molta, e la condividiamo anche noi, ma restiamo convinti che i problemi generati da questo e da altri cantieri che apriranno in città nei prossimi mesi saranno ampiamente ricompensati: dopo decenni di immobilismo, Verona torna a trasformarsi e a crescere per diventare una città più vivibile, moderna, efficiente e sostenibile».

Parole polemiche nei confronti dell'amministrazione guidata dal sindaco Tommasi sono ad ogni modo giunte anche da parte degli esponenti di Verona Domani, i quali hanno fatto sapere di esprimere «profonda delusione e amarezza per la mancata apertura del sottopasso di via Città di Nimes, proprio in vista dell'importante appuntamento del Vinitaly. È evidente che il maltempo e gli intoppi tecnici siano solo una parte della verità. Verona Domani - prosegue la nota del gruppo - sapeva già da tempo che l'apertura non sarebbe avvenuta in tempi utili per l'inaugurazione della prestigiosa "Fiera del Vino". Tuttavia, è inaccettabile che la giunta Tommasi e il sindaco stesso abbiano continuato a mantenere le aspettative alte senza avere un piano alternativo concreto». Sempre secondo gli esponenti di Verona Domani, inoltre, vi sarebbe un altro elemento di preoccupazione da dover considerare: «Va sottolineato che i lavori per la sistemazione fognaria in via Polveriera Vecchia contribuiranno ulteriormente a congestionare il traffico nella zona, creando un vero e proprio caos in concomitanza con il Vinitaly».

Previsioni insomma non troppo rosee per la prossima settimana in città relativamente alla viabilità. E, ad ogni buon conto, argomento di polemica vivissimo, tanto che ad intervenire, questa volta ancora per Fratelli d'Italia, è stato l'ex consigliere comunale, recentemente dimissionario ed oggi ancora rappresentate in Regione Veneto, Daniele Polato: «Tra la fiera e il fuori-salone in centro storico, Vinitaly attira a Verona oltre un centinaio di migliaia di persone. Di fronte a questa ennesima, straordinaria opportunità di mostrare una città organizzata e all'altezza di grandi eventi internazionali, l'amministrazione comunale è caduta nell'ennesima, palese dimostrazione di incapacità gestionale e comunicativa». Così Daniele Polato che in merito parla di «una figuraccia sia con i veronesi che con tutto il pubblico della rassegna mondiale dedicata al settore del vino». Sempre secondo il consigliere regionale Daniele Polato, «la leggerezza con cui è stato dato l'annuncio il 13 febbraio scorso circa il sottopasso, rende inevitabile una domanda: quale credibilità avrà l'amministrazione comunale nel momento in cui dovrà nuovamente informare i veronesi circa sviluppi, progressi e novità in fatto di progetti o lavori che riguardano la mobilità e non solo?».

Lo stesso Polato ha poi annunciato che nella giornata di domani, sabato 6 aprile, alle ore 10 vicino al cantiere del sottopasso Città di Nimes si terrà un punto stampa del consigliere regionale con i parlamentari e consiglieri di FdI. L'obiettivo, viene spiegato, è quello di fare il punto sui lavori del sottopasso. Saranno presenti i parlamentari e consiglieri di Fratelli d’Italia Matteo Gelmetti, Marco Padovani, Maddalena Morgante, Maria Fiore Adami, Leonardo Ferrari e Massimo Mariotti.

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