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Sconfitti e rieletti, Zardini: "C'è rammarico". D'Arienzo: "Governo spetta a Lega e M5S"

Diego Zardini siederà per il Pd alla Camera e Vincenzo D'Arienzo al Senato, quest'ultimo sull'ipotesi di un'alleanza per il nuovo governo taglia corto: "Il voto ha premiato forze politiche che hanno puntato sulle paure e su promesse difficilmente sostenibili, ora tocca a loro"

Diego Zardini è stato rieletto alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Veneto 3 che comprende i territori di Verona e Rovigo. Ci sono voluti diversi giorni prima di avere la certezza della rielezione, a causa dei complessi calcoli del riparto nazionale dei voti. La proclamazione da parte della Corte d’Appello di Venezia avverrà nei prossimi giorni.

In un messaggio diretto ai suoi sostenitori e ai militanti del Pd, questa mattina Zardini ha ringraziato chi ha assicurato un impegno straordinario in una «campagna elettorale difficilissima. Dopo una trepidante e lunghissima attesa finalmente posso dirvi che continuerò a fare il deputato. Lo faccio con il rammarico più grande: il Partito Democratico purtroppo ha perso, clamorosamente, e il Paese ha preso una piega che mi preoccupa molto, ma ci sarà tempo e modo per fare una seria e profonda riflessione. Posso garantirvi fin da oggi che continuerò a svolgere questo incarico con il massimo impegno e dedizione a favore del bene comune, come vi ho promesso, con onestà e passione».

Grande soddisfazione è stata espressa anche dall'On. Vincenzo D'Arienzo, a sua volta eletto al Senato dopo la tornata elettorale del 4 marzo: «In primo luogo, grazie a tutti coloro che mi hanno dato una mano e agli elettori che mi hanno consentito questo traguardo. Proseguirà, nell’altra Camera, l’impegno per la crescita di Verona. - ha dichiarato D'Arienzo prima di passare alla sconfitta del Pd - La sconfitta del Partito Democratico è evidente a tutti. Sebbene in questi anni abbiamo garantito stabilità al Paese, il voto ha premiato forze politiche che hanno puntato sulle paure e su promesse difficilmente sostenibili. Il voto, in ogni caso, va rispettato».

A differenza di Diego Zardini che sul tema ha preferito tacere, l'On. D'Arienzo si è poi soffermato anche sulla scottante tematica di una possibile alleanza del Pd con uno dei due partiti "populisti" usciti vincitori numericamente dalla urne, ma impossibilitati a formare un Governo senza il supporto di altri schieramenti: «Adesso spetta a Lega e M5S il compito di trasformare in capacità di governo la forza della protesta che hanno saputo esprimere. - ha precisato l'On. D'Arienzo - Sono incuriosito e preoccupato allo stesso tempo. Una cosa, però, va detta: non è il caso di chiedere al PD responsabilità. In questi anni siamo stati la forza più responsabile, garantendo la stabilità dei conti e adesso che gli italiani ci hanno chiesto di fare l’opposizione, noi quella dobbiamo fare. Se non saranno capaci di fare un Governo, se ne assumeranno la responsabilità, perché tocca a loro».

E per quanto riguarda il futuro del Pd? «Quando l’elettorato tradizionale sceglie gli altri (per punirci?), - spiega D'Arienzo - è segno che le nostre proposte non hanno saputo leggere neanche i sentimenti dell’area culturale e politica di riferimento. Doveroso, quindi, recuperare un’identità e, soprattutto, impegnarsi per ricostruire l’unità del centrosinistra. Non vedo alternative nel nostro immediato futuro». 

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