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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Borgo Trento / Lungoadige San Giorgio

Maltempo, tra le ondate peggiori di sempre ma i danni sono stati limitati

In alcune zone del Veneto è caduta anche più pioggia rispetto alle alluvioni del 2010 e del 1966, ma le opere dell'uomo hanno evitato il peggio, come nel caso della galleria Adige-Garda di Torbole

L'unità di crisi attivata dalla Regione Veneto per fronteggiare il maltempo di questi giorni ha elaborato una serie di tabelle di confronto tra l'evento appena trascorso e quelli che si sono verificati negli anni passati. I numeri dicono che ci sono state punte massime di accumuli d'acqua caduti al suolo anche superiori alla tempesta del 1966.

Nei giorni scorsi, i territori più colpiti sono stati quelli di montagna, in particolare nel bellunese dove si è già recato l'assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin e dove oggi, 31 ottobre, si recerà il presidente del Veneto Luca Zaia. La stazione di rilevamento di Soffranco, in provincia di Belluno, ha segnalato 667,4 millimetri d'acqua caduti per metro quadro, superiori ai 608 millimetri caduti sul Cansiglio nel '66. E le punte massime dell'alluvione del 2010 sfiorarono solamente i 600 millimetri. Ciò nonostante, l'evento atmosferico di quest'anno non ha creato gli stessi danni provocati da simili eventi del passato e per la Regione Veneto il merito è delle opere realizzate dal 2010 in poi.

A Verona l'emergenza è passata e, dopo due giorni a casa, gli studenti da questa mattina sono tornati a scuola. L'osservato speciale nel veronese è stato il fiume Adige, a rischio esondazione. Ma anche in quel caso si può dire che un'opera dell'uomo ha permesso di evitare il peggio. L'apertura della galleria Adige-Garda ha permesso di scaricare la tanta acqua del fiume nel lago e in questo modo l'Adige non ha allagato le case di chi vive sulle sue sponde.

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