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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Sussidio di disoccupazione sospetto, assolto referente della 'ndrangheta

Domenico Multari non è stato ritenuto colpevole dei reati di falso e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato per aver ottenuto oltre 12mila euro in assegni di disoccupazione

Condannato in quanto ritenuto referente di un 'ndrina calabrese in provincia di Verona, ma assolto dai reati di falso e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Il 63enne Domenico Multari era stato accusato di aver ottenuto illecitamente oltre 12mila euro in assegni di disoccupazione, ma il tribunale di Verona lo ha assolto, come riportato da Ansa, perché il fatto non sussiste.

Domenico Multari era stato arrestato nel febbraio 2019 nella cosiddetta Operazione Terry. L'inchiesta aveva ricostruito le attività criminose di un gruppo criminale trasferitosi nel Veronese da più di 30 anni e ritenuto legato al Grande Aracri, clan della 'ndrangheta di Crotone. Per quell'indagine, Multari era stato già portato in tribunale insieme ai suoi complici, ed il giudice lo aveva condannato in primo grado a 9 anni di reclusione. Condanna poi diventata definitiva, con la riduzione della pena a 7 anni e 10 mesi di carcere.

Ma Domenico Multari ha rischiato un'ulteriore condanna a 10 mesi di reclusione per aver ricevuto dallo Stato 12.320 euro attraverso il sussidio di disoccupazione dal 13 luglio 2018 al 27 gennaio 2019, dopo aver attestato un rapporto di lavoro con la società Sfakinais. Rapporto di lavoro che, secondo l'accusa, sarebbe stato inesistente. Ma per il giudice del tribunale scaligero, il fatto non sussiste, e quindi il 63enne è stato assolto.

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