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Disagi per il nuovo sistema informatico di Aoui, Tosi: «Colpa di Azienda Zero»

Il deputato di Forza Italia solleva dalle responsabilità la direzione dell'azienda ospedaliera scaligera ed esprime solidarietà per il personale

Allo scontro sindacale si affianca anche quello politico sul tema dei disagi creati ai dipendenti e ai pazienti dell'Aoui di Verona dal nuovo sistema informatico ospedaliero (Sio). Il deputato veronese di Forza Italia Flavio Tosi scagiona la direzione dell'azienda ospedaliera e attacca Azienda Zero, attribuendo quindi le responsabilità all'azienda regionale.

Un nuovo tassello si aggiunge al mosaico polemico sul Sio dell'Aoui. L'azienda ospedaliera scaligera ha terminato la due giorni di incontri in prefettura con i sindacati senza trovare un punto di conciliazione. Va avanti dunque lo stato di agitazione dei dipendenti, stanchi dei problemi causati dal nuovo sistema informatico e pronti anche allo sciopero. Ma per Flavio Tosi, le responsabilità dell'attuale situazione non sono imputabili alla direzione o ai professionisti che lavorano negli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, i quali «stanno facendo i salti mortali per limitare i danni a pazienti e cittadini», secondo Tosi.

«Il personale ospedaliero e sanitario sta vivendo un notevole carico di stress e a loro va la mia solidarietà - ha dichiarato il deputato veronese - Ma la responsabilità di quanto sta accadendo è su scala regionale, quindi di Azienda Zero. È Azienda Zero che ha indetto la gara d’appalto, che si è aggiudicata il consorzio di imprese che ha installato il software. Probabilmente qualcosa non ha funzionato in quella gara. Adesso le criticità le stanno vivendo gli ospedali di Verona, perché sono i primi in Veneto a sperimentare il nuovo gestionale informatico, ma se non si pone rimedio poi i problemi si riverseranno anche sull’Ulss 9 e su tutte le aziende ospedaliere e le Ulss venete».

Tosi spiega che «non è facile uscire dal ginepraio che Azienda Zero ha creato perché di mezzo c’è una gara aggiudicata», ma il deputato azzurro sottolinea anche che «la soluzione più efficace non è certo lo stato di agitazione ed è un errore puntare il dito contro Aoui. Serve invece un tavolo di confronto tra sigle sindacali e i vertici di Azienda Zero».

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