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Disservizi per il nuovo sistema informatico di Aoui. «La Regione come intende procedere?»

Ivan Bernini e Sonia Todesco della Fp Cgil Veneto hanno chiesto un incontro con Regione Veneto sul nuovo Sio che dovrebbe poi essere usato in tutte le aziende socio-sanitarie. «Problemi seri scaricati su Aoui, lavoratori e utenza»

Richiamare Regione Veneto alle sue responsabilità sul nuovo Sio, il sistema informatico ospedaliero che tanti disagi sta creando all'interno dell'Aoui di Verona (Azienda ospedaliera universitaria integrata). È quello che vuole il sindacato Fp Cgil Veneto, convinto che le colpe sulla gestione dell'attuale transizione dal vecchio al nuovo sistema siano da ricercare ai vertici della sanità regionale e non all'interno dell'azienda ospedaliera scaligera.

Il nuovo sistema di digitalizzazione è infatti uno degli obiettivi strategici finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Ed è stata la Regione ad individuare l'Aoui di Verona come primo soggetto attuatore del Sio, il quale dovrebbe poi essere esteso a tutte le aziende socio-sanitarie regionali entro i tempi previsti per l'attuazione del Pnrr. «Val la pena sottolineare - hanno esordito Ivan Bernini e Sonia Todesco della Fp Cgil Veneto - che fin da giugno tutte le organizzazioni sindacali veronesi non hanno messo in discussione l’oggetto dell’obiettivo, ovvero la digitalizzazione e la creazione di un unico software. Ma hanno rappresentato alcune problematiche che potevano manifestarsi e che nel monitoraggio successivo si sono puntualmente dimostrate. Problemi che si sono aggravati con evidenti e denunciate ricadute non solo sui carichi di lavoro ma anche sui servizi e sull’utenza. Non a caso chiedevamo maggior cautela e gradualità nell'avvio della sperimentazione».

E già da giugno, Fp Cgil Veneto ha cercato di affrontare il tema con la Regione. «Gli interlocutori ai quali rivolgersi non potevano essere solo l'azienda ospedaliera, che suo malgrado si è trovata ad avviare la sperimentazione, né l'Azienda Zero che è ente strumentale che si occupa di appalti», hanno spiegato Bernini e Todesco, aggiungendo però che dalla Regione Veneto non sono arrivate né risposte né aperture al confronto. «Sono trascorsi tre mesi, il clima tra lavoratori e cittadini si sta invelenendo ed ancora la Regione fa orecchie da mercante - hanno dichiarato i due sindacalisti - L’impressione è che la direzione tecnica regionale abbia voluto tenersi fuori, consapevole dell’enormità del problema, e la direzione politica prenda tempo non sapendo come uscire dall’evidente stallo. Così, però, si stanno scaricando su Aoui, lavoratori e utenza una serie di problemi seri, "dimenticando" che quel sistema informatico dovrebbe entrare in uso in tutto il territorio regionale».

Bernini e Tedesco hanno quindi richiesto un incontro per sapere come Regione Veneto intende procedere. «E rivendichiamo che le questioni poste dal personale vengano considerate - hanno concluso i due rappresentanti di Fp Cgil Veneto - Ci pare che si sia lanciata una macchina a velocità folle per arrivare presto al traguardo da numeri uno e di fronte ai continui sbandamenti anziché rallentare si continua a spingere sull’acceleratore. Ma se l’obiettivo è arrivare non è certo la scelta corretta».

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