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Sio di Aoui, Bravi replica alle critiche: «Cambiamento epocale, no a strumentalizzazioni»

Tutti i sindacati dell'azienda ospedaliera protestano, anche se con modalità diverse, ma a tutti il direttore generale chiede di non perdere di vista la complessità del passaggio. «Anche sulle ricette dematerializzate ci furono polemiche»

Non condivideranno le stesse modalità di protesta, ma sostanzialmente tutti i sindacati dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (Aoui) stanno manifestando il disagio dei dipendenti per il nuovo Sio (Sistema informatico ospedaliero) attivato il giugno scorso. Ma a tutti ha risposto il direttore generale dell'Aoui Callisto Bravi, chiedendo di comprendere la complessità del cambiamento e di evitare strumentalizzazioni.

Bravi prova dunque a raffreddare il fronte sindacale, unito nell'evidenziare i problemi causati dal nuovo Sio ma diviso sulle modalità di contestazione. Dopo gli incontri in prefettura, infatti, Cgil e Fials hanno confermato lo stato di agitazione dei lavoratori. E lo stesso hanno fatto anche Nursing Up, Ugl Salute e Di.Co.Sì. «L'assistenza diretta dei pazienti e la loro presa in carico si svolgono in tempi lunghissimi - ha dichiarato Stefano Tabarelli, segretario regionale di Ugl Salute Veneto - E permangono quindi quei rischi per personale ed utenti che devono essere superati. Abbiamo intanto chiesto un ulteriore incontro alla presenza del prefetto. Lo stato di agitazione si protrarrà fino ai primi giorni di settembre quando, se non si arriverà ad una soluzione condivisa, metteremo in campo ogni azione a tutela della sicurezza dei lavoratori».
Azioni che potrebbero contemplare anche lo sciopero, una strada che invece non è stata percorsa da Fp Cisl e Uil Fpl di Verona. Questo però non significa che le due sigle sindacali stiano ignorando il problema. Anzi, nei giorni scorsi, i rappresentanti dei sindacati scaligeri hanno somministrato un questionario ai lavoratori dell'azienda ospedaliera di Verona. «Abbiamo analizzato i dati elaborati dai risultati del questionario e, purtroppo, non ci raccontano e fotografano nulla di positivo - hanno dichiarato Giovanni Zanini, segretario generale Fp Cisl, Stefano Gottardi, segretario generale Uil Fpl, Paolo Libero, responsabile sanità di Fp Cisl e Luca Molinari, responsabile sanità Uil Fpl - In nessuna area in cui erano state segnalate gravi criticità si sono riscontrati miglioramenti. A questo punto, riteniamo non più procrastinabile una forte azione sindacale di natura tecnico-politica che coinvolga anche il livello regionale. Chiederemo formalmente un incontro urgentissimo con i vertici di Azienda Zero, con l'assessore regionale alla sanità e con il direttore della sanità regionale. Molti soldi dei contribuenti sono stati investiti in questo grande progetto di digitalizzazione della sanità pubblica verso il quale, ci teniamo a precisare, non abbiamo preclusioni di sorta, ma se ad oggi non sta portando nessun beneficio, anzi, solo disagi, questo deve cambiare».

A queste critiche ha risposto il direttore generale dell'Aoui Callisto Bravi, che nei mesi scorsi non ha nascosto le criticità del passaggio al nuovo Sio ma resta convinto della sua importanza. «Il nuovo sistema informatico ospedaliero è un progetto complesso, unico in Italia, e quindi richiede un grande impegno operativo - ha dichiarato Bravi - È un cambio epocale al pari di quello della ricetta elettronica e che avrà una ricaduta di semplificazione nel rapporto fra la popolazione e tutte le strutture sanitarie del Veneto. Non commettiamo, quindi, l’errore di perdere di vista questa complessità, rispetto alla quale abbiamo sempre avuto un atteggiamento di trasparenza senza mai negare le criticità fisiologiche nella iniziale messa a terra del nuovo software, come per altro accade in ogni progetto di innovazione. Ecco perché oggi le polemiche e i polveroni generici non sono utili, generano confusione, incertezza e purtroppo possono avere un effetto destabilizzante sull’utenza. Non mi riconosco in chi vorrebbe vedere Verona in crisi per l’introduzione del Sio, tanto meno in chi attacca il progetto in modo strumentale o chi sposta il mirino attaccando la Regione e questa progettualità. Il Sio è un progetto che è frutto del lavoro di squadra fra Regione, Azienda Zero, Arsenal e le strutture sanitarie venete. Ogni realtà territoriale lo deve adattare alle proprie specificità, ognuno fa la propria parte e con il supporto di tutti. Nessuno di questi si è mai tirato indietro dalle proprie responsabilità, nemmeno il personale Aoui che in questi mesi sta vivendo la sfida di un cambio epocale. Forse per alcuni maggiore di quanto potesse immaginare ma insita in progetti di questa natura, che comportano anche una nuova organizzazione del lavoro da parte del personale. In un’ottica di miglioramento dell’offerta sanitaria ai cittadini. Ricordo come non sono mancate le polemiche che accompagnarono l’introduzione delle ricette dematerializzate: anche in questo caso il Veneto fu la prima Regione a volere questa innovazione e oggi il cittadino non deve più correre da un ambulatorio all’altro per ottenere le ricette e può trovarle direttamente nella propria applicazione o in farmacia. Sul Sio, Regione e Azienda Zero sono consapevoli dell’importanza e complessità di questo progetto, così come sanno che un grande ospedale come quello di Verona non è mai venuto meno al suo compito di assistenza e di eccellenza sanitaria. Regione, Azienda Zero e Aoui sono impegnate per la salute dei pazienti, il benessere della collettività e dei dipendenti. Tutto il resto è strumentalizzazione».

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