rotate-mobile
Attualità Negrar / Via Leonardo Da Vinci

Dopo l'incendio di Coati, cittadini preoccupati: «Invasi da mosche della carne»

Il Comitato Salviamo Parona e Arbizzano ha presentato ai Comuni di Negrar e Verona e ad Acque Veronesi le lamentele dei residenti: «Acqua ha cambiato odore e sapore e viabilità sempre critica»

Nuovo confronto tra Comune di Negrar, Comune di Verona, Acque Veronesi ed il Comitato Salviamo Parona e Arbizzano, il gruppo di cittadini accumunati dalle preoccupazioni sorte dopo l'incendio che ha devastato il salumificio Coati.

A un mese circa dal primo incontro, i rappresentanti del comitato sono stati aggiornati sull'andamento dei controlli e delle verifiche coordinate dalle amministrazioni locali. Il presidente del comitato Sergio Cucini e i componenti del direttivo Edvige Adami, Mirco Pellegrini, Alfredo Serafin e Laura Vinco hanno ascoltato le informazioni fornite dal sindaco di Negrar Roberto Grison, dall'assessora del Comune di Verona Elisa La Paglia e dai funzionari di Acque Veronesi. «Grison ci ha aggiornati sulla situazione della bonifica e in merito allo stato avanzamento dei lavori - hanno fatto sapere dal Comitato Salviamo Parona e Arbizzano - Mentre l'assessora La Paglia ha tenuto a testimoniare la presenza del Comune di Verona e l'attenzione che pone all’evoluzione della vicenda. E Acque Veronesi ha cercato di confortarci sulla qualità dell'acqua di falda e di quella potabile. L'acqua è monitorata con assiduità e si segnalano episodi non preoccupanti di contaminazione nei pozzi perdenti.

Da parte sua, il comitato ha replicato con un documento consegnato dal presidente Cucini al sindaco Grison. Il comitato ha ribadito la richiesta di partecipazione alle riunioni in cui si discutere della bonifica del sito interessato dall'incendio. Nella condizioni attuali, infatti, il comitato non è in grado «di monitorare le modalità, i tempi, la qualità del lavoro delle ditte impiegate» nella bonifica «e se i percorsi per i trasferimenti dei liquami e dei rifiuti speciali vengono distribuiti sulla viabilità con l’intento di ridurre al minimo l’impatto sulla cittadinanza costretta a conviverci».

La viabilità nella zona è infatti una delle criticità sollevate dai cittadini già prima dell'incendio ed ora «la riapertura di Via Da Vinci ha riproposto gli stessi problemi: traffico pesante e scarsa disciplina degli automobilisti che, non appena superano i dissuasori installati in prossimità dell’entrata del cantiere, accelerano con foga per sollevare il piede solo all’incrocio con Via Liberale da Verona, in cronica assenza di controllo da parte delle forze dell’ordine», hanno dichiarato i rappresentanti del comitato.

Mentre ai tecnici di Acque Veronesi sono state esposte le lamentele di alcuni cittadini di Arbizzano, i quali «hanno denunciato un cambiamento del sapore e dell'odore dell’acqua - hanno spiegato i componenti del comitato - rimanendo scettici sulle spiegazioni ottenute sul presidio ai pozzi, concessi alla ditta con autorizzazione del 2016 e negli scorsi anni autorizzati a prelevare il doppio della portata originaria».

«Malgrado le rassicurazioni che non comporta nessuna conseguenza sanitaria - ha poi aggiunto il Comitato Salviamo Parona e Arbizzano - permane e si fa episodicamente più intenso l'odore di carne marcia avvertibile in vari momenti della giornata per tutto l’abitato di Parona, nella frazione di Arbizzano e talvolta anche a Nassar. E sta diventando un preoccupante campanello di allarme la presenza di numerosissimi esemplari della cosiddetta mosca della carne, che deve aver proliferato infestando le carni in decomposizione presenti sotto le macerie». Tutti siamo preoccupati degli effetti che questo nuovo e imprevedibile fenomeno potrà avere sulla salubrità dell’area all’alzarsi della temperatura, richiedendo un’attività di presidio e disinfestazione preventiva».

Ai tre sindaci, infine, il comitato ha chiesto l'impegno a sottoscrivere un patto tra Comuni «affinché le difficoltà di carattere burocratico non siano più alibi per una corretta gestione del territorio nella consapevolezza che gli effetti delle scelte fatte da uno di loro hanno conseguenze nei confronti dell'altro senza alcun riguardo ai confini amministrativi».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo l'incendio di Coati, cittadini preoccupati: «Invasi da mosche della carne»

VeronaSera è in caricamento