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Nomine in Fondazione Arena, Mazzi: «Statuto rispettato e nessun conflitto di interessi»

Il sottosegretario alla cultura ha risposto all'interrogazione parlamentare delle opposizioni sugli scontri tra i vertici dell'ente lirico dopo la riconferma della sovrintendente Gasdia

Nessuna irregolarità nella nomina di Cecilia Gasdia a sovrintendente di Fondazione Arena e nessun conflitto di interessi per il sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi. È stato lo stesso sottosegretario a rispondere per iscritto all'interrogazione parlamentare presentata da Alleanza Verdi Sinistra sul conflitto tra i vertici dell'ente lirico veronese. La risposta è stata inserita tra gli atti della seduta della Camera di venerdì scorso ed è stata visionata dall'agenzia Dire.

Per Gianmarco Mazzi, Gasdia è stata proposta a maggioranza per la nomina di sovrintendente dell'Arena di Verona «su deliberazione del Consiglio di indirizzo nel rispetto di quanto disposto dal vigente statuto, ed è stata nominata con decreto ministeriale».
Una nomina che non è stata condivisa dal Comune di Verona, presente nel Consiglio di Indirizzo con il presidente di Fondazione Arena e sindaco della città Damiano Tommasi. Una mancata condivisione che si è poi trasformata in un braccio di ferro tra Tommasi e Gasdia, portato anche in tribunale. Il sindaco di Verona ritiene infatti illegittima la modifica dell'assetto del cda di Arena di Verona voluta da Gasdia. Una modifica con cui la sovrintendente si è messa alla guida anche della società controllata da Fondazione Arena e responsabile degli spettacoli non lirici in Arena. Spettacoli che dal prossimo anno non saranno più organizzati da Arena di Verona ma direttamente dal Comune, come deciso dalla giunta all'inizio di questo mese di settembre.

Nella loro interrogazione, inoltre, i parlamentari di opposizione avevano segnalato un potenziale conflitto di interessi proprio su Gianmarco Mazzi, il quale «dal 2017 al 2022 ha ricoperto il ruolo di direttore artistico e amministratore delegato della società che all'Arena di Verona gestisce le attività televisive e live all'anfiteatro, e si è adoperato molto per la riconferma di Gasdia».
Mazzi ha però risposto che la nomina di Gasdia ha seguito le regole «disposte dal vigente statuto» di Fondazione Arena. E sul suo ipotetico conflitto di interessi, Mazzi ha precisato che dal giorno della sua nomina «non si è più occupato né di spettacoli dal vivo, né di management, né ha mai svolto alcuna attività di agente o rappresentante».

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