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Scuola e zona gialla, Zaia: «Da lunedì nuovo scenario epidemiologico»

Il presidente del Veneto ha annunciato che il piano di sanità pubblica regionale si adeguerà all'andamento della pandemia anche in ambito scolastico

Il presidente della Regione Luca Zaia ha aggiornato i cittadini sull'emergenza Covid-19 in Veneto attraverso il suo appuntamento quotidiano dalla sede della protezione civile regionale di Marghera. Con lui, l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin e Giovanna Scroccaro, direttrice del settore farmaceutico, della protesica e dei dispositivi medici della Regione.

Come da consuetudine, Zaia ha cominciato dalla lettura del bollettino delle 8 di questa mattina, che conferma l'andamento calante della pandemia in regione. Su tutti i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, solo il 2,41% ha dato esito positivo.
«Tra l'altro, l'Europa ha modificato ancora la sua posizione sul Veneto - ha commentato il governatore - Siamo passati da rosso scuro, a rosso e poi una bella cartina che mostra il Veneto in verde perché abbiamo un tasso di incidenza inferiore al 4%». Luca Zaia si riferisce all'aggiornamento di ieri, 28 gennaio, delle mappe che l'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) realizza per orientare possibili limitazioni della libertà di circolazione fra gli Stati membri dell'Unione Europea. Effettivamente, nella mappa sui tassi di positività il Veneto è colorato di verde, ma ciò non cancella la colorazione rossa nella mappa riguardante il numero dei casi di positività ogni 100mila abitanti.

Dopo la lettura del bollettino, il governatore del Veneto ha ribadito l'importanza del controllo sulle mutazioni del coronavirus, perché alcune varianti del virus (come ad esempio quella inglese) possono essere più contagiose di altre.
Oggi, poi, è il giorno della riclassificazione delle regioni in base al rischio Covid. Rischio che in questo mese di gennaio sta scemando in Veneto e quindi c'è un'alta possibilità che il Veneto possa passare dalla zona arancione alla zona gialla e che quindi ci siano meno limitazioni agli spostamenti dei cittadini.

La diminuzione del rischio potrebbe cambiare, però, da lunedì 1 febbraio. Non solo per il passaggio alla zona gialla ed il conseguente aumento di spostamenti dei veneti, ma anche perché da lunedì riapriranno con una didattica in presenza al 50% le scuole superiori della regione. «Con la ripartenza delle scuole, faremo un'indagine epidemiologica per valutare il grado di circolazione del virus nella popolazione studentesca - ha detto Zaia - E poi è prevista una modifica del piano di sanità pubblica sul tema dei tamponi nelle scuole. Con tutta probabilità, in presenza di un caso positivo, torneremo a fare tamponi a tutta la classe, in modo tale da mettere in quarantena solo i positivi e non tutta la classe. Resta comunque la preoccupazione perché le scuole aperte e la possibile zona gialla sono ulteriori elementi di circolazione del virus. E quindi da lunedì avremo un nuovo scenario epidemiologico da affrontare».

Infine, è stato ceduto il microfono a Giovanna Scroccaro, che ha parlato delle terapie farmacologiche adottate in Veneto per curare i pazienti Covid. «I nostri capisaldi sono l'utilizzo di antinfiammatori nei malati con pochi sintomi e che vengono seguiti a domicilio - ha illustrato Scroccaro - Ed in base alle caratteristiche del malato, vengono scelti alcuni antinfiammatori specifici piuttosto che altri. Invece, quando lo stadio della malattia è più compromesso ed il paziente fa più fatica a respirare, è previsto l'utilizzo del cortisone abbinato all'ossigenoterapia. Inoltre, abbiamo dato indicazione di utilizzare l'eparina a basso peso molecolare per prevenire la trombosi in quei pazienti che sono immobilizzati a casa. E abbiamo dato delle indicazioni sull'utilizzo degli antibiotici, anche se sono necessari solo per una percentuale molto bassa di malati Covid. Sull'idrossiclorochina, di cui si è tanto parlato, sono più gli studi a sfavore degli studi a favore, ma si può prescrivere solo dopo aver avuto il consenso informato del paziente».

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