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Liceo del Made in Italy attivato al Montanari di Verona e al Cotta di Legnago

Avrà l'obiettivo di formare professionisti in grado di tutelare e promuovere le eccellenze italiane in diversi settori produttivi

Anche in provincia di Verona sarà attivato il liceo del Made in Italy. Dopo aver completato le procedure in tempi record, il Montanari di Verona e il Cotta di Legnago si sono visti accogliere le loro istanze. I due istituti potranno quindi aprire classi del nuovo liceo lanciato un anno fa dalla premier Giorgia Meloni proprio da Verona.

A partire da domani, 23 gennaio, i genitori e gli allievi veronesi che lo desiderano potranno dunque scegliere anche il liceo del Made in Italy su Unica, la piattaforma dedicata all'iscrizione alle prime classi delle scuole secondarie di secondo grado. L'ufficio scolastico regionale per il Veneto ha infatti trasmesso al Ministero dell'istruzione e del merito i dati degli istituti che si sono candidati e le cui richieste sono state accolte. Nel Veronese, il liceo statale Carlo Montanari di Verona potrà attivare una sezione Made In Italy mantenendo cinque Les; e il liceo statale Giovanni Cotta di Legnago potrà attivare una sezione Made In Italy mantenendo un Les.
Per fare istanza di questo indirizzo era necessario che l'istituto avesse attivo già l'indirizzo economico-sociale e che la nuova classe prima del liceo Made in Italy non aumentasse il numero complessivo delle classi presenti in istituto. I due indirizzi, quello economico-sociale e quello del Made in Italy, conviveranno.
Come per tutti gli indirizzi liceali, la durata di questo nuovo liceo sarà di cinque anni. Il liceo del Made in Italy avrà l'obiettivo di formare professionisti in grado di tutelare e promuovere le eccellenze italiane, relativamente ai diversi settori produttivi. Si punta a migliorare le competenze giuridico-economiche e delle materie "Stem" (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Due le lingue straniere studiate a livello B2 e B1. E nella programmazione saranno presenti i temi legati ai mercati internazionali e ai prodotti italiani, oltre a parlare di gestione delle imprese, economia e di modelli economici di successo nei settori dell'alimentare, dell'arte e della moda.

E attorno al nuovo liceo del Made in Italy rimane vivo lo scontro politico. La senatrice veronese Aurora Floridia teme che l'indirizzo del Made in Italy possa col tempo sostituire quello economico-sociale. «Non sono previste né risorse finanziarie, tantomeno l'ampliamento dell'organico docenti - ha dichiarato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presentando un'interrogazione ai ministri Adolfo Urso e Giuseppe Valditara - Nel provvedimento che istituisce il liceo Made in Italy si parla di prosecuzione ad esaurimento dell’opzione economico-sociale. Di fatto non c’è chiarezza sulla coesistenza futura di due percorsi distinti e paralleli, suggerendone invece implicitamente la soppressione. Questa norma potrebbe comportare la graduale soppressione di più di 3.000 classi all'interno di 419 licei che hanno attivato l’opzione economico-sociale e che da oltre un decennio stanno lavorando con grande successo e popolarità in tutta Italia».

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