rotate-mobile
Politica Centro storico / Piazza Bra

Non Una di Meno a Sboarina: "Il dissenso politico è lecito, il fascismo no"

Il primo cittadino veronese aveva definito come "provocazioni" sia la manifestazione di protesta delle attiviste in consiglio comunale, sia il saluto romano del consigliere comunale Andrea Bacciga

"C'è stata una provocazione verso Bacciga a cui lui ha risposto con una provocazione. Nessuna delle due provocazioni doveva accadere in consiglio comunale". Questa la posizione espressa dal sindaco di Verona Federico Sboarina sul caso del saluto fascista mostrato dal consigliere comunale Andrea Bacciga alle attiviste di Non Una di Meno prima del consiglio comunale del 26 luglio scorso. Caso poi sfociato in un esposto in Procura contro Bacciga, esposto che probabilmente non sarà l'unico.

Di fronte alla posizione espressa dal primo cittadino veronese, Non Una di Meno è intervenuta perché ritiene che Sboarina abbia messo sullo stesso piano la manifestazione di protesta organizzata dall'associazione femminista e il gesto compiuto da Bacciga. 

Eravamo presenti in aula durante un consiglio comunale pubblico in modo legittimo e pacifico per manifestare il nostro dissenso politico, pratica che appartiene al sistema democratico e che lo rende tale - spiegano le attiviste di Non Una di Meno - Il saluto fatto dal consigliere è invece riferibile a un sistema dittatoriale che il dissenso l'ha punito e violentemente represso. La manifestazione minacciosa di Bacciga, fatta all'interno di un luogo istituzionale, è un reato punito dalla legge. Il dissenso politico è lecito. Non lo sono invece né il fascismo né alcuna sua manifestazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Non Una di Meno a Sboarina: "Il dissenso politico è lecito, il fascismo no"

VeronaSera è in caricamento