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Tommasi alla Festa de L'Unità, Rossi: «Evento di partito promosso con social del Comune»

Con altri primi cittadini, il sindaco di Verona partecipa ad una serata organizzata dal PD a Quinzano. Il consigliere di opposizione: «Modello civico dell'amministrazione Tommasi è un bluff»

Entra nel vivo la Festa de L’Unità di Quinzano, non senza qualche critica al sindaco di Verona Damiano Tommasi.

L'evento, organizzato dal Partito Democratico di fronte alle piscine Santini in Via Bresciani, domani, 3 agosto, ospiterà alle 20.15 il presidente nazionale del PD Stefano Bonaccini, il quale sarà alla festa per parlare del futuro del partito e dei temi politici e amministrativi di più stretta attualità.

Intanto, stasera alle 21.15, si svolgerà l’atteso confronto tra tre sindaci del centrosinistra: il primo cittadino di Verona Tommasi, la sindaca di Brescia Laura Castelletti e il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai. Ed è previsto un saluto in video-collegamento da parte di Giuseppe Sala, sindaco di Milano.

Proprio questo evento è finito nel mirino del consigliere comunale di Verona Domani Paolo Rossi. Per il consigliere di opposizione, la partecipazione di Tommasi all'evento di PD dimostrerebbe la natura più politica che civica dell'amministrazione scaligera. «Per mesi in campagna elettorale a sbandierare e promuovere il modello civico, assolutamente lontano ed equidistante dalle dinamiche di partito, non interessato alla "giostra" della vita politica, ma solo ai problemi reali dei cittadini veronesi - ha commentato Rossi - In realtà era tutto un bluff. Il sindaco di Verona ormai è uscito allo scoperto e per l’ennesima volta partecipa ad iniziative, campagne elettorali e feste del Partito Democratico. Alla faccia del civismo e della lontananza dai partiti».
A questo si è aggiunto quello che per Paolo Rossi è «un episodio grave, anomalo e senza precedenti». Infatti, l'evento della Festa de L'Unità a cui parteciperà anche il sindaco Tommasi è stato rilanciato anche dai canali social istituzionali del Comune di Verona. Canali che quindi sarebbero stati utilizzati per promuovere un'iniziativa pubblica ma organizzata da un partito. «Non ricordo in oltre 15 anni di esperienza amministrativa tra circoscrizioni e consiglio comunale di aver assistito ad un primo cittadino che, utilizzando i canali ufficiali di comunicazione dell'amministrazione comunale, promuova pubblicamente una festa di partito - ha dichiarato Rossi - La cosa ancora più inopportuna e "politicamente scorretta" è vedere associati il logo del Comune di Verona e, in bella vista, quello del Partito Democratico. Ci chiediamo cosa sarebbe successo se fosse accaduta la stessa cosa a parti invertite, probabilmente si sarebbe gridato allo scandalo. Appureremo nelle sedi opportune se questo episodio, oltre ad essere assolutamente scorretto ed inusuale, presenti anche aspetti di mancato rispetto delle norme che regolano la concessione di patrocini ad iniziative di partito da parte del Comune di Verona».

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