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Elezioni in Russia, Valdegamberi: «Sistema di voto più avanzato del nostro»

Il consigliere regionale veronese è stato uno degli osservatori del voto che ha riconfermato il presidente Putin. «Non sarà una democrazia perfetta, ma la volontà popolare emersa dalle urne è evidente»

Ha visitato seggi, intervistato elettori ed ha assistito allo spoglio dei voti in un seggio di Mosca insieme ad altri osservatori provenienti da altri Paesi. Il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi è stato in Russia nei giorni scorsi per vedere con i suoi occhi come si svolgevano le elezioni che hanno riconfermato Vladimir Putin come presidente. «Non è semplice organizzare una macchina complessa come le elezioni in un contesto di conflitto, soprattutto per ragioni di sicurezza - sono state le prime riflessioni di Valdegamberi - Comunque il sistema di voto, parte elettronico e parte tradizionale, è più avanzato del nostro e molto efficiente. Sarebbe da proporre nel nostro Paese».

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Elezioni che però sono state in larga parte contestate e non per il sistema d voto elogiato da Valdegamberi. La stessa premier italiana Giorgia Meloni ieri, 19 marzo, in Senato ha condannato le «elezioni farsa» tenute dai russi nei territori ucraini occupati. Ed ha condannato anche «le vicende e che hanno portato al decesso in carcere di Aleksei Navalny», il principale oppositore di Putin. E quella di Meloni è stata soltanto una delle voci che hanno criticato la carenza di democrazia prima e durante il voto. Critiche a cui Valdegamberi ha replicato così: «Confrontandomi con i politici di diversi Paesi abbiamo notato come le notizie che contestavano il voto russo fossero costruite da una stessa mano: persino le parole usate sono le stesse in tutti i continenti, come fossero diramate sotto una regia unica».

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Insomma, per Valdegamberi le elezioni in Russia sono state regolari ed hanno confermato l'ampio consenso di cui gode Putin nel suo Paese. «L'affluenza alle urne è stata elevata ovunque, più del solito - ha riferito il consigliere regionale - Il clima che ho trovato era molto sereno, nonostante i controlli per motivi di sicurezza. Chiedendo il perché i più rispondevano che fosse un momento di grande unità nazionale. L'interprete che ci accompagnava non è riuscita a votare. Gli ho chiesto se avrà dei problemi perché non aveva votato ed ha risposto: "Assolutamente no. Perché in Italia vi fanno dei problemi per questo?". Tra i tanti intervistati ho trovato, maggiormente tra i giovani, anche qualche voce di dissenso. Il dissenso si sarebbe dovuto manifestare con l’annullamento della scheda. Allo spoglio dei seggi dell’ultima scuola visitata sono stato attento su quante schede fossero state rese nulle da chi era andato a votare: ce n'erano, ma non certo paragonabili con il plebiscito verso il presidente. Putin, piaccia o non piaccia, gode di ampio consenso tra la popolazione russa. Ciò che mi meraviglia non è la propaganda russa ma la totale e mirata disinformazione occidentale, che arriva fino al disprezzo per quel popolo che invece ha una venerazione verso l’Italia e gli italiani. La maggioranza dei russi è andata a votare, questo è il vero dato e non certo con il fucile puntato alla schiena: ho visto file di persone in attesa ai seggi, famiglie sorridenti, serene, che si prestavano a fare battute appena sentivano l’accento italiano. Non sarà una democrazia perfetta, nemmeno quella americana e la nostra lo sono, ma di una cosa sono certo: la volontà popolare emersa dalle urne è evidente. Il dissenso c’è ma è molto minoritario: la percezione che noi abbiamo dei russi è, pertanto, molto lontana dalla realtà».

Un commento che è stato preso di mira dalla consigliera regionale del Partito Democratico Vanessa Camani: «O l'osservatore Valdegamberi ha bisogno di un'approfondita visita oculistica oppure soffre di una patologica simpatia per i regimi dittatoriali. Probabilmente le due cose sono collegate perché è impossibile non vedere, senza andare in terra russa, lo scempio di ogni minima forma di democrazia nel modo di concepire ed esercitare il potere da parte di Putin. Far intendere che quelle russe sono state elezioni libere è un'offesa vergognosa per la democratica assemblea regionale di cui Valdegamberi fa parte».

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