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Castelletti scende in campo: "Terza via tra Lega e sinistra"

Il candidato di Pdl, Fli, Udc e socialisti ha presentato il suo programma

Una “discesa in campo dettata dalla coerenza”, per dare “una risposta concreta alla città in tempo di crisi e resti tuire a Verona il suo ruolo centrale a livello nazionale”, ponendosi come “alternativa alla politica da t rasmissione televisiva”. L’apertura della campagna elettorale di Luigi Castelletti parte in quinta. 

Concretamente parlando, ho intenzione di mettere me stesso al servizio della città – ha esordito il candidato del centrodestra -. Ho presentato la lista civica, il mio programma e le mie tesi per lo sviluppo della città. Avevano aderito Pdl, Fli e Udc. Oggi si sono uniti anche i socialisti. Ci sono anche altre liste, ora in sede di formazione, che aderiranno nei prossimi giorni. Tutto questo in favore del cittadino, in modo tale che, al momento del voto, possa avere più opzioni possibili, quindi un’ulteriore scelta tra quelle che c’erano già sul campo di gioco, ovvero quella della Lega e della sinistra”.
 
Ma qual è il programma di Castelletti? “I nostri interlocutori ideali sono i moderati – spiega l’avvocato -. L’obiettivo è di riportare la città in auge, fare di Verona una città centrale: negli ultimi tempi ha subito una forte decentralizzazione, sia nei confronti di Roma, sia verso i territori circostanti. Bisogna fare in modo che la città scaligera riesca a risollevarsi. Nonostante sia in una posizione privilegiata, è chiaro a tutti che la crisi sia molto forte, anche in riva all’Adige. Quindi riportare al centro l’economia affinchè generi benessere per l’economia, per le aziende e per chi nella società ne ha bisogno”.

La ricetta segreta per queste Amministrative? È presto detto: “In un momento di antipolitica, è il momento di mettere in campo i vecchi valori. Uno sguardo indietro per dirigersi verso il futuro” conclude Castelletti. 

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