Destinazione Italia, Matteo Renzi contestato in Veneto. Casali: "Un flop"
Il consigliere regionale: "Per il segretario del PD nessun bagno di folla, ma solamente pochi fedelissimi deputati ad accoglierlo, oltre ai fischi e alle contestazioni dei correntisti truffati dalle banche venete"
"Dopo i cannoli amari arrivano anche le polente indigeste". È gastronomica la battuta di Stefano Casali, consigliere regionale e responsabile di Idea Veneto, movimento fondato da Gaetano Quagliariello. Una battuta per commentare il passaggio a Verona e in Veneto di Destinazione Italia, il treno con cui il segretario del PD Matteo Renzi sta compiendo un tour in tutta Italia.
Il vento è cambiato e se ne sta accorgendo anche l'ex premier - ha scritto Casali - A Verona e in Veneto nessun bagno di folla ad accoglierlo, zero elettori e simpatizzanti, ma solamente pochi fedelissimi deputati ad accoglierlo, oltre ai fischi e alle contestazioni dei correntisti truffati dalle banche venete.
Correntisti a cui lo stesso Renzi ha risposto di persona a Thiene. Alcuni contestatori gli hanno dato del buffone e gli hanno attributo le responsabilità dei fallimenti delle banche venete. Il segretario del PD è andato verso i contestatori ribadendo che i fallimenti non sono colpa sua ma dei dirigenti degli istituti del territorio e anche di Banca d'Italia e Consob che non hanno vigilato.
Migliaia di famiglie sono andate gambe all'aria per colpa delle banche - ha dichiarato il deputato veronese 5 Stelle Mattia Fantinati - Renzi ha ancora il coraggio di venire a raccontarcela? Il Veneto non ne vuole più sapere di chi ha strizzato l'occhio alle banche ed ora fa finta di attaccarle per un pugno di voti in più.