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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

Attivisti No Pfas a colloquio con Renzi. "Obiettivo Pfas zero nel sangue"

Il treno Destinazione Italia del segretario PD è passato per il Veneto e si è fermato anche Verona, dove Renzi ha visitato la cooperativa sociale Quid

Matteo Renzi si è impegnato con gli onorevoli locali presenti all'incontro per condividere un feedback mensile con noi sulla situazione Pfas. Personalmente sentirà la Regione per velocizzare l'iter.

Così hanno scritto su Facebook un gruppo di attivisti No Pfas per riassumere gli esiti dell'incontro avuto ieri, 14 settembre, sul treno Destinazione Italia con cui il segretario del PD Matteo Renzi sta compiendo un tour nazionale.

Ieri Renzi ha fatto tappa anche a Verona, dove è sceso per raggiungere Avesa e visitare la cooperativa sociale Quid, un progetto di moda che propone oggetti prodotti con tessuti recuperati da donne con un passato di fragilità. Una bellissima realtà, l'ha definita il leader democratico.

Ma prima di arrivare a Verona, sul treno con Renzi sono saliti uomini e donne preoccupati per l'inquinamento da Pfas in Veneto. Come da loro riferito, l'impegno preso è quello di creare un gruppo che si riunisca mensilmente per pungolare la Regione. Inoltre, ha anche proposto anche una legge nazionale per porre dei limiti nazionali sulla concentrazione di Pfas nelle acque.

Come ha detto Renzi, la battaglia del PD continua perché l'obiettivo è zero Pfas nel sangue - ha dichiarato la senatrice veneta del PD Laura Puppato - E la Regione Veneto ha stabilito con grande ritardo i limiti di concentrazione dei Pfas nelle acque di scarico. Inoltre, si sta delineando un quadro preoccupante, perché anche con la plasmaferesi non si riscontrano al momento evidenze scientifiche di miglioramento. Si dovrà arrivare a decisioni sulla Miteni e sulla bonifica, a tutela della salute della popolazione e dei dipendenti.

La Regione Veneto ha replicato a Renzi e al PD rispolverando l'autonomia con l'assessore all'ambiente Gianpaolo Bottacin.

Renzi farebbe meglio a spiegare i motivi per i quali sul dissesto idrogeologico, per esempio, nel riparto per i costi di progettazione per opere di mitigazione del rischio, l'80% dei fondi sono stati destinati dal suo governo al sud, il restante 20% al centro nord. La soluzione è che sia data subito l’autonomia alla Regione del Veneto, così avremmo i soldi senza dover aspettare i tempi del governo. Già ci siamo sostituiti all’esecutivo di Renzi per la fissazione dei limiti per i Pfas, se ci lasciano i soldi ci sostituiremo anche nel finanziamento dei nuovi acquedotti e delle opere per mitigazione del rischio.

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