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Politica San Zeno / Via Città di Nimes

Cantiere di Città di Nimes, dubbi sulla sicurezza. Bisinella: «Presi in giro»

Il sottopasso non riapre per il Vinitaly e il completamento dell'opera slitta. La consigliera di opposizione: «Siamo certi che la stabilità e la staticità del suolo siano state debitamente controllate?»

Non ci sarà nessuna apertura provvisoria della viabilità nella zona del cantiere di Via Città di Nimes. L'obiettivo di alleggerire il traffico in vista del Vinitaly non è stato raggiunto a causa di un imprevisto che non avrebbe permesso la riapertura in sicurezza al transito dei veicoli. Ed oltre alla delusione ora si fanno largo anche dei dubbi sulla sicurezza complessiva della zona. «Pare che siano emersi gravi rischi di cedimenti e crolli delle vecchie paratie - ha dichiarato una preoccupata Patrizia Bisinella - In pratica sembrerebbe che siano state trivellate per mesi aree le cui paratie, a causa di normali piogge, starebbero cedendo».

Viste le criticità, la consigliera comunale tosiana concorda con la scelta di non riaprire la viabilità. Ma, come i suoi colleghi all'opposizione, anche Bisinella non risparmia critiche al sindaco Damiano Tommasi e alla sua giunta. «Hanno preso in giro i cittadini sulla riapertura dell’area prima di Vinitaly, come se la scoperta delle criticità riscontrate fosse avvenuta solo a una settimana dalla manifestazione».

La consigliera, però, si spinge anche oltre, avanzando quesiti sulla sicurezza della zona. «Siamo certi che la stabilità e la staticità del suolo su cui poggia l’opera complessiva siano state debitamente controllate e verificate preliminarmente? Tecnici e e progettisti dell’opera cosa dicono? E Amt3 cui è demandata la gestione del cantiere? Quantomeno sta procedendo con impaccio - ha scritto la consigliera - Prendiamo atto, dopo un anno di cantiere, che delle paratie del 1990 manifestano problemi di stabilità: questo significa che i controlli sulla stabilità dell’area sono stati eseguiti in sede di collaudo e non in fase di avvio cantiere? Il collaudo avviene in corso d’opera ed ogni visita è verbalizzata: sarebbe interessante leggere i verbali delle varie visite e su questo prevedo di fare una richiesta di accesso agli atti. Sulle lungaggini del cantiere, che dubito a questo punto verranno risolte entro giugno, abbiamo vari profili di responsabilità: tecnica, per chi avrebbe dovuto controllare e non l’ha fatto, e politica per chi ha preso in giro, consapevolmente, la città intera».

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