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Economia Zai / Viale del Lavoro

Cuochi degli agriturismi al lavoro per offrire menù da gita fuori porta

Grigliata mista, polenta, patate, frittate con erbette, asparagi e uova, imbustati e consegnati a domicilio, per limitare i danni economici del coronavirus, stimati da Coldiretti in 8 milioni per gli agriturismi veronesi

Una crack da 30 milioni di euro per gli agriturismi veneti e da circa 8 milioni per quelli veronesi. E le perdite sono destinate ad aumentare, senza le classiche gite di primavera e con le famiglie costrette a rimanere chiuse tra le mura domestiche per fermare la pandemia da coronavirus. È quanto stima la Coldiretti, sulla base delle indicazioni di Terranostra, in occasione di questi giorni di festività civili, dedicati tradizionalmente alle gita fuori porta.

Nel rispetto delle ordinanze, secondo le regole del buon vicinato, in base ai regolamenti condominiali in terrazza o sul balcone, negli spazi verdi di proprietà ed evitando gli assembramenti, sarà possibile comunque ricreare l'atmosfera di una giornata all’aria aperta. «Sono 85 i cuochi contadini in Veneto, oltre 10 nel veronese - ricorda Diego Scaramuzza presidente regionale e nazionale di Terranostra - Sono al lavoro per preparare tradizionali menù della gita fuori porta: grigliata mista, polenta, patate, frittate con erbette, asparagi e uova. Da rilevare che il pasto viene ordinato come espressione di un dono da nonni ai nipoti, dai genitori ai figli per regalare l’effetto di un pranzo o cena in agriturismo».

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