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Cronaca Zai / Viale del Lavoro

Verona, ultimi passi per l'Esselunga in Fiera: 8mila metri quadri di supermercato e 120 assunzioni

Il supermercato sorgerà a fianco dell'ex Mercato ortofrutticolo, dove ora è presente un parcheggio da 2500 posti auto. La catena commerciale si era aggiudicata per 27,5 milioni l'area di 24mila e 400 metri quadrati

Supermercato “Esselunga” in Fiera, ultime tappa. Stanno per essere ultimati i dettagli per portare un altro punto commerciale a Verona. La Giunta comunale si riunirà a brevissimo per adottare il Piano urbanistico attuativo che porterà alla definizione dell’accordo tra il sindaco Flavio Tosi e la dirigenza della società lombarda. Poi altri passaggi burocratici: 30 giorni di tempo perché vengano presentate eventuali osservazioni poi la riunione di Giunta per approvare il Piano. Intanto spetterà agli uffici Esselunga ottenere tutte le autorizzazioni in Regione sulla base della legge sul commercio.

COME SARA' - Il supermercato sorgerà a fianco dell'ex Mercato ortofrutticolo, dove ora è presente un parcheggio da 2500 posti auto. Esselunga, il colosso dei supermercati controllato da Bernardo Caprotti, si è aggiudicato per 27 milioni e mezzo di euro l'area di 24mila e 400 metri quadrati di fronte alla Fiera di Verona, di proprietà della società Polo fieristico veronese, partecipata all'85% dal Comune di Verona e al 15% dall'ente Fiera. Il bando per la vendita dell'area partiva da un prezzo base pari a 25 milioni e la discussione per l'alienazione, in Consiglio comunale, si era fatta anche piuttosto animata. La società Polo fieristico otterrà dunque i milioni che poi dovrà dividere fra i due soci. Conti alla mano, Palazzo Barbieri incasserà 23 milioni e 375mila euro, e a Veronafiere andranno 4 milioni e 125mila euro. L'annuncio dell'aggiudicazione della gara era stato dato dal sindaco di Verona, Flavio Tosi, al termine della seduta di Giunta dell’ultimo giorno di gennaio. Sull'area verrà realizzata una grande struttura di vendita con superficie massima di 8mila metri quadrati. In base al bando di gara, l'acquirente si impegna ad assumere almeno 120 dipendenti, con preferenza, a parità di requisiti, per lavoratori residenti in provincia di Verona. Da Esselunga sarebbe arrivata l'unica offerta per l'area.

Dubbi erano stati invece sollevati da Confcommercio sulla sopravvivenza dei piccoli negozi in zona Fiera, mentre le associazioni ambientaliste avevano parlato ancora una volta di cementificazione forsennata. Sul lato politico era scaturita una battaglia in Consiglio comunale che aveva visto il gruppo del Partito Democratico e quello di Forza Italia cercare di ritardare l’approvazione in aula della cessione di terreni a destinazione commerciale. In più, come spiega il Corriere Veneto, polemiche sono nate sulle opere di compensazione, come la rotatoria tra viale dell’Industria e viale del Lavoro. Secondo il Pd non farà altro che peggiorare la viabilità per chi arriva da Santa Lucia e da Golosine, verso Borgo Roma: "Con la vendita dell'area davanti alla Fiera il Comune ha fatto un grosso affare, tuttavia ci sono molti passaggi di questo procedimento che ancora non convincono, a cominciare dall'ultima delibera proposta dall'ex vicesindaco Vito Giacino (prima delle dimissioni e del successivo arresto) che ha reso possibile l'installazione di una grande superficie di vendita, svincolata dalle procedure previste dalla nuova Legge regionale sul Commercio, laddove fino a qualche giorno prima era previsto nient'altro che un parcheggio a raso in sostituzione del Polo finanziario".

Spiega Bertucco che "dall'aprile scorso, dietro regolare richiesta, attendiamo di poter esaminare la documentazione, in particolar modo il bando di gara che avrebbe visto un solo partecipante con una offerta particolarmente vantaggiosa, ma a tre mesi di distanza le carte non sono mai state consegnate. In compenso il procedimento va avanti a spron battuto, bruciando le tappe. Le Circoscrizioni sono state chiamate a dare il loro parere soltanto sulle opere viabilistiche (la famigerata rotonda) e soltanto a conferenza dei servizi già conclusa. Questa è una presa in giro perché la vera questione riguarda l'affollamento di iniziative commerciali (Cartiere, Esselunga, Eataly, vendita delle gallerie dell'ex mercato) in un'area particolarmente critica dal punto di vista viabilistico. Un'altra stranezza attiene al protagonista del procedimento, che non è il privato che ha acquisito l'area ma il pubblico: la proponente del Piano urbanistico è infatti la Polo Fieristico Spa, quasi che i privati abbiano comprato con la formula “chiavi in mano” ".

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