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Cronaca Montecchia di Crosara / Via Roma

Verona, Maso getta la "maschera": "Chiedo perdono a tutti quelli che ho offeso col mio delitto"

Dopo il massacro di Montecchia di Crosara, il 42enne compare su Rete4: "Mi scrivono tanti ragazzi che dicono di capire il mio disagio. Col carcere e la preghiera in questi anni ho imparato l'ascolto, il rispetto, l'amore"

"Chiedo perdono a tutti. A tutti quelli che, col mio delitto, indirettamente ho offeso. E a tutti chiedo una preghiera per me, per i miei genitori, perché io possa continuare il mio cammino di penitenza e di conversione fino alla fine dei miei giorni". A parlare è Pietro Maso, il veronese, ora 42enne, che il 17 aprile 1991, aiutato da tre amici, uccise entrambi i suoi genitori nella casa di Montecchia di Crosara per intascarne l'eredità. Maso ha partecipato a "Lo sportello di Forum", il programma condotto da Barbara Palombelli, dal lunedì al sabato alle 14 in diretta su Retequattro.

Il veronese ha scritto un libro ("Il male ero io") con Raffaella Regoli, che parla di come ha imparato a perdonare e a perdonarsi. "Ho vissuto con la mia famiglia un rapporto di facciata: indossavo una maschera". "Ancora oggi - prosegue Maso - mi scrivono tanti ragazzi che dicono di capire il mio disagio. Col carcere e la preghiera in questi anni ho imparato l'ascolto, il rispetto, ma soprattutto ad amare. Don Guido Todescini, la mia guida spirituale, mi ha insegnato l'amore di Dio, ad amare chi ci ama, cosa che io non ero in grado di fare. E, cosa più importante, ho imparato a perdonare e a perdonarmi".

"Natuzza Evolo, che ho conosciuto - conclude Pietro Maso - diceva che nell'infinita misericordia di Dio c'è la risposta a tutte le nostre domande".

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