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Cronaca Centro storico / Stradone San Fermo

"Si spostano da una città all'altra, colpiscono e spariscono", la polizia indaga sulle bande di ladri

In conferenza stampa, il questore Gagliardi e i dirigenti della Squadra Mobile e Volanti, Roberto Della Rocca e Giorgio Azzaretto, parlano della situazione cittadina, facendo riferimento agli ultimi furti

"Il sospetto è di essere vittime di bande di albanesi, piuttosto che di giostrai che si spostano da una città all'altra, colpiscono e spariscono. Questa è l'ipotesi anche per il colpo alla gioielleria Stevanella a Veronetta. Per questo ho chiesto e ottenuto altre pattuglie dell'Anticrimine sul nostro territorio. Serviranno a dare modo alle squadre Mobili, non soltanto quella veronese, di continuare le indagini. Faranno posti di blocco in ingresso. Per sapere chi entra in città. Episodi analoghi sono già avvenuti nel Trevigiano, a Sassuolo, a Padova. Dobbiamo lavorare tutti insieme". Ha parlato chiaro il questore Danilo Galliardi nella conferenza stampa di ieri mattina. Queste bande di malviventi opererebbero, come nel caso dei bancomat dello Stadio, eseguendo un primo sopralluogo per studiare al meglio la situazione e limitare così il più possibile gli errori al momento del colpo. 
 "Il campanello d'allarme è alto. - prosegue il questore - Non possiamo permettere che si amplifichi. Il fenomeno va fermato subito o dovremmo essere noi, poi, a rincorrere. Abbiamo messo ancora più personale in strada, in accordo con le organizzazioni sindacali che sono state molto collaborative, ed è chiaro che non possiamo svuotare gli uffici". 
Molti appartamenti delle zone della Valdonega e di Cadidavid sono stati presi di mira dai ladri nei giorni che vanno dal 25 al 31 di gennaio. Un paio di questi criminali sono finiti in manette in seguito ad un furto compiuto nelle seconda zona citata: due uomini di origini marocchina (che potrebbero far parte di un gruppo), sono stati sorpresi da un'anziana mentre depredavano la sua bifamiliare, fortunatamente i due non hanno notato la residente che ne è uscita incolume
"Da tempo in strada abbiamo personale in borghese e in divisa. Ci siamo dovuti inventare un modo nuovo di investigare per far fronte a un fenomeno nuovo. Grazie a uno degli iPad rubati siamo riusciti a localizzare la refurtiva in un'auto", dicono alla conferenza i dirigenti della Squadra Mobile e Volanti, Roberto Della Rocca e Giorgio Azzaretto. "Abbiamo aspettato che qualcuno la venisse a recuperare, eravamo pronti con tre turni, invece alle quattro del mattino c'è stato il recupero. È così che sono stati denunciati per ricettazione i due marocchini. Ma non è detto che siano anche i ladri". I due, senza fissa dimora, sono stati sorpresi nell'abitazione di una donna che si è dimostrata poco collaborativa. Uno è stato sorpreso in un garage del palazzo ma ha affermato di non abitare li, l'latro invece è stato colto sul divano in casa della donna. "La gioia dei derubati ci ha ricompensato. Tra loro un bambino a cui avevano rubato la mountain bike e una donna che nel pc rubato aveva tutti i dati del lavoro. A poche ore dal furto subito la merce era già stata restituita. Ce n'è altra, di cui non sappiamo la provenienza. Sono orologi di poco valore, ma sapere da dove sono stati rubati aiuterebbe nelle indagini". 
Gli investigatori poi hanno parlato di quanto sia fondamentale la tempestività nella segnalazione di un crimine: sono diverse infatti le pattuglie in giro sul territorio e un avviso lanciato con i giusti tempi contribuisce a mettere le Volanti sulla giusta strada. 

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