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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Picchia i genitori per farsi dare i soldi per la droga, ma davanti al giudice viene perdonato

Il ragazzo è andato avanti anni a maltrattare i due coniugi, fino alla decisione estrema della coppia esasperata di farlo arrestare. Ieri però i due hanno deciso di perdonarlo e hanno patteggiato

Se molto spesso sono i genitori “orchi” ad abusare dei figli, come nel caso del padre di famiglia condannato per violenze sulla moglie e umiliazioni sui suoi bambini, a volte invece è la prole a scatenare la sua furia sui parenti, arrivando a vere e proprie aggressioni e vessazioni, fino a rendere la vita dei genitori un vero inferno. È questo quello che era accaduto a una coppia veronese, costantemente minacciata e aggredita dal figlio di 33 anni. Eppure, ieri, davanti al giudice, l'amore del padre e della madre ha avuto il sopravvento e il giovane è stato perdonato.

INDIVIDUO INSTABILE – Tutto è iniziato anni fa, quando il 33enne è rimasto vittima di un incidente stradale: da quel momento l'equilibrio del ragazzo è crollato, e i genitori si sono visti costretti ad assecondare le intimidazioni e i soprusi del figlio. Il giovane chiedeva soldi, soldi che gli servivano per acquistare la droga di cui non poteva più fare a meno, e per ottenerli non esitava a ricorrere a minacce, insulti, botte ed intimidazioni di ogni genere. A lungo la coppia ha sopportato le vessazioni, arrivando persino ad accogliere il ragazzo nell'appartamento accanto al loro per poterlo gestire più da vicino, ma ad un certo punto arrivò il punto di rottura.

L'ULTIMA GOCCIA – Circa tre mesi fa il 34enne aveva cercato di entrare a casa dei genitori, sfondando una finestra con un sasso prima e prendendo a calci la porta blindata poi. Terrorizzati, i coniugi scaligeri si sono quindi decisi a chiamare le forze dell'ordine che, accorse sul posto, hanno quindi arrestato il figlio in flagranza di reato Era il 18 gennaio, e da allora il 33enne è rimasto rinchiuso in una cella del carcere di Montorio. Fino a ieri, quando il ragazzo è stato portato in tribunale per rispondere delle accuse di maltrattamenti e stalking.

ATTO D'AMORE – Davanti al giudice, però, il cuore dei genitori ha avuto la meglio e i due coniugi non se la sono sentita di spedire il problematico ragazzo dietro le sbarre. La coppia ha quindi chiesto alla corte di poter perdonare il figlio e sul tavolo del giudice è apparsa una richiesta di patteggiamento firmata da entrambi i genitori. Il tribunale ha accettato la domanda, concedendo al ragazzo una pena abbreviata. Ora il 33enne è tornato in carcere, ma dovrà restarci solamente per un anno e quattro mesi.

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