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Cronaca Centro storico / Piazza delle Erbe

Rt sale a 0,95 ma livello di rischio "basso": il Veneto resta ufficialmente in zona gialla

Cresce anche l'indice Rt a livello nazionale, ma cala l'incidenza di positività e migliora la situazione negli ospedali in tutte le Regioni. il Veneto resta giallo anche da lunedì 10 maggio

Il Veneto resterà in zona gialla a partire anche dalla prossima settimana. La conferma ufficiale arriva dai dati dell'ultimo monitoraggio che indicano per la nostra Regione la risalita dell'indice Rt a quota 0,95, così come anticipato ieri dall'assessore alla Salute Manuela Lanzarin che, in merito, non aveva nascosto anche qualche preoccupazione. Ad essere decisiva per la permanenza del Veneto nell'area gialla anche da lunedì 10 maggio, è stata la valutazione complessiva di rischio che nel monitoraggio di oggi è sceso a livello "basso" rispetto al livello "moderato" riportato la scorsa settimana (perché il Veneto potesse eventualmente essere classificato in zona arancione avrebbe invece dovuto essere "alto").

Anche il dato dell'incidenza settimanale di positività ogni 100 mila abitanti è sceso nella Regione Veneto, attestandosi sui 97 casi. Confermata dunque anche in questa circostanza l'anticipazione fornita ieri sempre dall'Ass. Lanzarin, così come il trend di calo nelle ultime settimane per quel che riguarda l'incidenza che, infatti, venerdì scorso era più alta essendosi attestata a quota 125 casi. 

La situazione in Italia

Per quanto riguarda la situazione a livello nazionale, i colori delle Regioni da lunedì 10 maggio muteranno all'insegna del giallo: tutto il Paese sarà infatti in tale area di rischio, tranne Val d'Aosta, Sardegna e Sicilia che saranno zona arancione. Non ci saranno Regioni in area rossa. Il monitoraggio di oggi da parte della Cabina di regia rileva che «si osserva per la seconda settimana consecutiva un lieve aumento della stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici, che tuttavia rimane al di sotto della soglia epidemica». Nello specifico l'indice Rt medio nazionale è passato in Italia dallo 0,85 indicato venerdì scorso allo 0,89 segnalato quest'oggi.

La Cabina di regia nota quindi che «l’incidenza è in lenta diminuzione, ma ancora elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti». Per questo motivo, viene specificato, «è necessario continuare a ridurre il numero di nuovi casi anche attraverso le misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale». In ogni caso viene poi aggiunto che «la pressione sui servizi ospedalieri è in diminuzione, sebbene rimanga ancora oltre la soglia critica in alcune Regioni e Province autonome». 

Monitoraggio 7 maggio 2021 - Prof. Rezza

Più nel dettaglio, «scende il numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (5 Regioni/Province autonome vs 8 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la critica (27%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.748 (27 aprile 2021) a 2.423 (04 maggio 2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (29%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 20.312 (27 aprile 2021) a 18.176 (04 maggio 2021)». Si osserva inoltre questa settimana un miglioramento generale del livello di "rischio", con nessuna Regione che risulta essere oggi a rischio "alto".

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