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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

L'anticipazione: «Indice Rt a 0,95». Il Veneto rischia il passaggio in zona arancione?

Secondo i dati forniti dall'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, l'indice Rt del Veneto è prossimo alla soglia "1". Ecco cosa si rischia nel monitoraggio di venerdì

Un fulmine a ciel sereno, o quasi, che ha colpito i veneti più o meno a mezzogiorno e mezza, l'orario clou della pandemia, quando cioè il presidente Luca Zaia tiene le consuete conferenze stampa per aggiornare sulla situazione nella nostra Regione. Oggi è giovedì, domani è venerdì, altra giornata campale, quando la "roulette dei colori" torna a mettersi in moto, la Cabina di regia nazionale vaglia i dati epidemiologici ed il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla scorta di essi, firma le ordinanze che classificano ciascuna Regione nella rispettiva fascia di rischio: zona bianca, gialla, arancione o rossa.

Torniamo al fulmineo annuncio. A proferirlo è stata l'assessore regionale alla Sanità in Veneto Manuela Lanzarin, la quale nell'odierna conferenza stampa dalla sede della Protezione civile ha rivelato che il servizio di prevenzione della Regione riferisce questa settimana per il Veneto un indice Rt pari a 0,95. Non è una buona notizia, purtroppo. L'altro valore che l'Ass. Lanzarin ha indicato quest'oggi è quello relativo all'incidenza settimanale di positività ogni 100 mila abitanti che sarebbe pari a 97 casi. Quest'ultimo valore, se confermato venerdì, sarebbe in miglioramento, perché all'esito dello scorso monitoraggio i casi settimanali positivi erano invece 125 ogni 100 mila abitanti. A «preoccupare», secondo le parole dell'assessore Lanzarin, è però proprio il valore dell'indice Rt, così prossimo alla fatidica soglia rappresentata da "1", cioè il momento in cui la trasmissibilità del virus corrisponde alla formula "una persona, mediamente, ne contagia un'altra".

Veniamo al dunque: il Veneto rischia concretamente di essere classificato in zona arancione? Per provare a rispondere bisogna anzitutto ricapitolare come funziona, in linea di massima, l'attribuzione dei colori alle singole Regioni. Il parametro dell'incidenza di positività pari a 97 casi consente di escludere la zona rossa che scatterebbe invece se fosse superiore ai 250 casi. Il fatto che l'indice Rt sia pari a 0,95 (se confermato dal monitoraggio ovviamente), rende le cose un po' più incerte per quel che riguarda la zona arancione. Per essere classificati in tale fascia di rischio, quella arancione, in sostanza possono profilarsi due distinte situazioni alternative:

  • Se l'indice Rt è superiore a 1, basta avere un'incidenza settimanale di contagi ogni 100 mila abitanti superiore a 50 casi, accompagnata da «un livello di rischio almeno moderato».
  • Se l'indice Rt è inferiore a 1, basta avere l'incidenza settimanale di contagi ogni 100 mila abitanti superiore a 50 casi, accompagnata però in questo caso «da un livello di rischio alto».

Al momento, il Veneto con indice Rt=0,95, dunque inferiore a 1, dovrebbe eventualmente temere il potenziale secondo scenario che determinerebbe il passaggio dalla zona gialla a quella arancione. L'incidenza a 97 casi è superiore ai 50, dunque determinante domani sarà la valutazione complessiva di rischio che, nell'ipotesi risulti essere "alto" potrebbe condurre alla classificazione della nostra Regione in zona arancione con effetto da lunedì 10 maggio. La valutazione del rischio è il frutto dell'analisi di 21 parametri, tra i quali anche la resilienza ospedaliera (ad oggi in Veneto piuttosto buona), da parte della Cabina di regia nazionale. È dunque pressoché impossibile oggi affermare quali saranno le valutazioni di domani, ma quel che si può fare è ripercorrere quanto avvenuto negli ultimi monitoraggi:

  • Monitoraggio di venerdì 16 aprile. Veneto: indice Rt=0,81 | Incidenza settimanale ogni 100 mila abitanti = 134 casi | Livello di rischio = basso.
  • Monitoraggio di venerdì 23 aprile. Veneto: indice Rt=0,71 | Incidenza settimanale ogni 100 mila abitanti = 127 casi | Livello di rischio = basso.
  • Monitoraggio di venerdì 30 aprile. Veneto: indice Rt=0,86 | Incidenza settimanale ogni 100 mila abitanti = 125 casi | Livello di rischio = moderato.

Come avevamo segnalato, lo scorso monitoraggio (30 aprile) ha fatto emergere alcuni dati non proprio "brillanti": l'indice Rt è salito ed il livello di rischio è passato dopo due settimane dal livello "basso" a quello "moderato". Se l'indice Rt di domani sarà quello annunciato dall'Ass. Lanzarin significa che il trend si confermerebbe di crescita, passando così dallo 0,86 del monitoraggio di venerdì scorso all'ipotetico 0,95 di quello di domani. Se il livello di rischio resterà comunque "moderato" (o meglio ancora sarà sceso a "basso"), il Veneto verrà confermato in zona gialla, mentre se il livello si sarà alzato da "moderato" fino a "alto" (sulla scorta dei 21 parametri analizzati), allora la classificazione in zona arancione diventerebbe possibile.

Resta dunque comprensibile la «preoccupazione» espressa dall'Ass. Lanzarin, a fronte anche del fatto che, ammettendo di restare ancora in zona gialla da lunedì 10 maggio (come probabile avvenga), se la settimana prossima, dunque all'esito del monitoraggio di venerdì 14 maggio, la tendenza di crescita dell'indice Rt in Veneto si confermasse, renderebbe molto concreta l'ipotesi di sforamento della soglia "1" e, dunque, più semplice l'ingresso in fascia arancione. Va inoltre ricordato che già venerdì scorso anche a livello nazionale l'indice Rt medio era tornato a crescere dopo settimane di calo, passando da 0,81 a 0,85. Sarà quindi molto importante domani comprendere sia a livello locale che a livello nazionale cosa avranno da dire i numeri dell'epidemia in Italia.

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