Pfos nell'acqua di Verona: riapre la centrale e resta chiuso il pozzo inquinato
Dalle analisi svolte in collaborazione con gli enti preposti inoltre sarebbe stata individuata una possibile fonte di inquinamento, ma gli accertamenti sono ancora in corso
La centrale di Porta Palio, precauzionalmente chiusa per la presenza, in uno dei pozzi, di una sostanza perfluoroalchilica (PFOS), è stata riaperta oggi, 16 marzo.
La centrale era stata chiusa giovedì 9 marzo 2017 poiché, a seguito di una analisi puntuale, era emerso un superamento di 3 ng/litro (33 ng/litro rispetto i 30 ng/litro stabiliti dal Ministero della Salute) nel solo pozzo più superficiale. Confermato che i pozzi più profondi non risultano essere contaminati, Acque Veronesi ha deciso di chiudere il solo pozzo interessato e di riaprire la centrale ripristinando la normale erogazione dell’acqua proveniente dai pozzi che pescano in profondità. L'azienda fa sapere che continuano comunque le attività di monitoraggio, il controllo e le analisi per garantire la salubrità dell’acqua erogata anche su tutti gli altri impianti di Verona.
Dalle analisi svolte in collaborazione con gli enti preposti inoltre sarebbe stata individuata una possibile fonte di inquinamento, ma gli accertamenti sono ancora in corso.